
I dati rilevano la presenza di 48 vittime di bullismo su un totale di 280 studenti
Lunedì 23 Novembre 2015, l’Associazione ATU(X)TU, promotrice del progetto “Liber* di Essere”, ha incontrato genitori, alunni e docenti del SMS “IC Torrimpietra” alla presenza del delegato alla scuola Francesco Commodo e dell’assessore alle Politiche Sociali, Paolo Calicchio che, mediante manifestazione d’interesse del proprio assessorato e stampa delle copie del questionario, ha gratuitamente sostenuto la prima parte dell’iniziativa riguardante la rilevazione del fenomeno bullismo mediante somministrazione del questionario “Olweus Bullying Questionnaire” riadattato da Jasmine Scioscia (psicologa ATUXTU) e Armando Alexander Napoletano (counselor ATUXTU), in collaborazione con due traduttori.
“Liber* di Essere” comprende tre attività strettamente interconnesse tra loro.
La prima, svolta tra Aprile e Maggio 2015, è quella relativa alla quantificazione del fenomeno, mediante lo strumento descritto in precedenza. La seconda fase del progetto è costituitadall’apertura dello sportello d’ascolto gratuito, rivolto a genitori, alunni e docenti, mirante alla prevenzione del fenomeno, al sostegno alla genitorialità ed alsupportoai docenti nella pianificazione condivisa di interventi antibullismo. Lo sportello rimarrà attivo fino a Febbraio 2016, poiché il suo costo verrà coperto, solo in parte, mediante erogazioni liberali di privati. Per ovviare a tale inconveniente, ATU(X)TU ha deciso di lanciare una campagna di raccolta fondi online (crowdfunding): gli aderenti diverranno “azionisti del cambiamento”, esprimendo la propria opinione sulla qualità del servizio mediante questionario anonimo, monitorando online l’andamento della raccolta e sostenendo economicamente il processo di cambiamento che il progetto promuove. Proprio il cambiamento è l’ultima fase progettuale -parallela allo spazio d’ascolto-e prevede l’intervento dei professionisti di ATU(X)TU all’interno delle classi maggiormente interessate dal fenomeno bullismo, scelte in base alle risposte fornite al questionario.
I dati comunicati dalla dott.ssa Scioscia e dal counselor Armando Napoletano rilevano la presenza di 48 vittime di bullismo (14% su un totale di 280 rispondenti), di 6 autori e di 5 autori-vittime. Ad emergere in maniera rilevante è stata la reticenza nel rispondere alle domande sul bullismo: 48 tra studenti e studentesse interpellate hanno infatti consegnato questionari incompleti che, per tale ragione, sono stati esclusi dall’analisi dei dati. Il clima di muta rassegnazione ed, in alcuni casi, di omertà sul denunciare atti di bullismo subiti, visti o agiti è stato confermato dagli interventi di alcuni genitori oltre che dai dati. Solo 7 vittime si sono confidate con i propri docenti, mentre circa il 33% di loro ha preferito raccontare l’accaduto ai propri amici e quasi la metà (45%) ha riferito di aver subito bullismo ai propri familiari. Gli studenti di sesso maschile sono coloro che in proporzione raccontano meno fatti di bullismo, quando ne sono vittime.
La partecipazione dei genitori, molti dei quali provenienti dalle elementari ove il problema sembra essere particolarmente diffuso, è stata numerosa e attiva tramite numerose domande. Sono intervenuti anche alcuni studenti suscitando l’interesse dei genitori e degli operatori presenti mediante le proprie osservazioni puntuali e ricche di spunti di riflessione.
Chiunque volesse informazioni ulteriori sui dati e sulla metodologia utilizzata è pregato di contattare l’associazione Sportello Antiviolenze ATU(X)TU tramite il sito dedicato.






