Associazione Sociale&Sicurezza:”per garantire la sicurezza degli automobilisti sarebbe meglio agire sulle strutture”
Dal 27 luglio la pattuglia di strumenti per il controllo degli automobilisti si arricchirà di un nuovo sistema “Vergilius”, che sarà il nuovo prodotto, simile al tutor autostradale ma molto più raffinato, che verrà destinato al controllo della velocità media sulle strade extraurbane. Il nuovo sistema verrà installato in via preliminare sulla Domitiana, una variante dell’Appia in Campania, sulla 309 Romea, ovvero la Ravenna-Mestre e l’Aurelia.
“L’autovelox è lo strumento amato-odiato, nato per controllare la velocità degli automobilisti che spingono sull’acceleratore i quali, con la loro marcia spericolata rappresentano un pericolo per loro stessi e per gli altri e trasformatosi, nel ultimi anni, in molti comuni Italiani, in un comodo sistema per fare cassa – a parlare è l’Associazione Sociale&Sicurezza che spiega – il sistema è stato studiato dall’Anas e ceduto poi in comodato d’uso alla Polstrada. L’intenzione è quella di liberare le pattuglie dal controllo di velocità lasciando fare tutto all’occhio elettronico. I poliziotti sarebbero così liberi di controllare gli automobilisti per verificare la guida in stato di ebrezza oppure controllare l’efficienza delle autovetture. E poi certamente è stato studiato per limitare gli incidenti causati dall’alta velocità. Come detto il sistema funziona esattamente come il tutor autostradale. Le telecamere, installate in un punto A e in un punto B, calcolano la velocità media della vettura in quel tratto. I tratti controllati valgono per entrambi i sensi. E lo stesso accadrà se la sua auto passerà sotto il portale superando il limite previsto, con una tolleranza ammessa del 5 per cento, quindi simile al Tutor ma evoluto. Ma allora ci domandiamo – prosegue l’Associazione ponendosi le domande – per garantire la sicurezza degli automobilisti non sarebbe meglio agire sulle strutture? A che serve un autovelox su strade, come ad esempio l’Aurelia che avrebbe bisogno di un bel restyling? Per noi anche questo e’ sicurezza”.
“Avevamo letto – dichiara Incoronato Giulio Vice Presidente dell’Associazione Sociale&Sicurezza – in alcune note di stampa che prima della messa in funzione dei rilevatori di velocità, l’Anas si impegnerà in una campagna di comunicazione verso gli utenti? Ad oggi a parte un articolo stampa della testata di Repubblica del 24 luglio nessuno ha informato il cittadino del sistema ma soprattutto di come funziona. La nota positiva e che le multe fatte da ‘Vergilius’ non andranno a ingrassare le casse dei comuni. Finiranno allo Stato, reinvestite in sicurezza stradale e manutenzione. Così come avviene per le contravvenzioni per eccesso di velocità fatte in autostrada dai 318 portali attivi del Tutor e dagli 88 autovelox fissi gestiti dalla Polizia Stradale”.
