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Aumenta il caos biglietti al capolinea degli autobus del Tpl a piazzale Traiano Imperatore  

Dopo 3 anni dall’istituzione nel terminal arriva la tabella della fermata con il numero delle linee

 

di Umberto Serenelli

 

Acquistare il biglietto per salire sui mezzi pubblici del comune di Fiumicino è sempre più complicato al capolinea di piazzale Traiano Imperatore. Il caos sull’acquisto del ticket coinvolge non solo i residenti ma anche turisti stranieri che si fanno una pessima idea sul modo in cui funzionano le cose nel Comune costiero. Tale difficoltà era già stata denunciata dal sindacato Usb al quale si è unito, in questi giorni, il consigliere comunale di opposizione, Angelo Petrillo.

 

Il consigliere Angelo Petrillo

 

L’amministratore ha raccolto le protesta degli utenti e presentato una mozione in consiglio comunale sottolineando la situazione “assurda e ormai insostenibile a causa dell’impossibilità per cittadini e turisti di acquistare regolarmente con carta elettronica un biglietto per i mezzi pubblici”. Sulla prima banchina del terminal dove sostano le vetture del servizio urbano è stato installato da anni un vecchio parcometro, trasformato per la circostanza in una emettitrice di titoli di viaggio, che però presenta alcuni grossi limiti. Non accetta infatti soldi cartacei perché non restituisce resto e prende solo monete da 50 centesimi oppure da un euro che è il costo del titolo a orario. Questo disagio dovrebbe essere fatto presente ai trasportati, magari applicando sulla macchinetta un cartello informativo. Riuscire a pagare la corsa sulle linee di trasporto comunale è molto complesso e è possibile viaggiare in regola solo se al capolinea si trova il personale di verifica che vende il ticket al costo maggiorato di 50 centesimi. In alcune circostanze gli utenti sono stati invitati a non salire sul mezzo e quindi costretti a chiamare un taxi.

 

 

 

Se invece viene acquistato nei bar una volta saliti in vettura è impossibile annullarlo perché a bordo non ci sono obliteratrici e di fatto si viaggia gratis. Sono tanti i furbetti che approfittano di questa mancanza della società Trotta Service che garantisce il Tpl nel Comune costiero. Il grottesco si raggiunge quando uno straniero, appena arrivato in Italia al Leonardo da Vinci, decide di raggiungere Fiumicino città. Innanzitutto deve capire dove si attesta la linea 8 e poi cercare inutilmente dove acquistare il biglietto visto che allo scalo non c’è alcun punto vendita.

 

“È una situazione indegna per il nostro comune che è considerato la porta d’ingresso italiana per milioni di viaggiatori – conclude Petrillo – costretti a pagare l’inefficienza di un servizio pubblico che pesa come un macigno anche sui residenti”. A causa di questi disservizi accade che alcuni viaggiatori inevitabilmente aggrediscono verbalmente il personale viaggiante. “Sono trascorsi circa 3 anni dall’istituzione del nuovo capolinea di Fiumicino – precisa il sindacalista Saverio Schergna, delegato dell’Usb – e ancora non si riesce a aprire i locali dove vendere i titoli di viaggio che darebbero una risposta definitiva alle difficoltà dell’utenza. Non solo. I locali ci sono ma anche in questa circostanza il bar-ristoro, molto utile soprattutto ai conducenti, resta ancora chiuso. Servirebbe anche qualche alberatura per dare al piazzale un po’di ombra nelle ore più calde”.

Dopo le lamentele dei viaggiatori in attesa al capolinea sul punto in cui transitano o stazionano i bus è finalmente stata installata una fermata che indica la banchina e il numero delle linee che si attestano lungo il marciapiede. “Per chi è costretto a servirsi di questo carente trasporto urbano – dice Milena Casini, seduta su una panchina in attesa della linea 1 – vedere posizionare la fermata è una bella cosa. Per gli habitué non serve perché ora conosciamo tutto a memoria mentre è importante per i turisti che diventano pazzi solo per fare un biglietto”.

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