Viene annunciato dal sindacato Usb che garantisce l’accordo raggiunto con la società Trotta
di Umberto Serenelli
Arrivano i controlli e l’attivazione delle telecamere in dotazione ai bus del Tpl di Fiumicino. L’obiettivo è quello di prevenire le aggressioni ai conducenti di linea e spingere i portoghesi a fare i biglietti. Lo annuncia il sindacato Usb dopo aver raggiunto l’accordo con la società Trotta Bus che eroga il trasporto pubblico nel comune di Fiumicino.
“Come sindacato siamo sempre molto attenti alla salvaguardia degli autisti – dice il delegato dell’Usb, Saverio Schergna – per tale motivo continuiamo il monitoraggio del servizio di trasporto. Al tempo stesso proseguiamo a chiedere agli Enti preposti e soprattutto alla società Trotta di tenere alta l’asticella della sicurezza sia del servizio che degli stessi operatori. Finalmente sono arrivare le prime risposte anche grazie alla disponibilità della Trotta che si è adoperabile a ristabilire la sicurezza sulle vetture con l’attivazione delle telecamere di cui i bus sono dotati. L’altro interessante impegno preso dall’azienda è l’utilizzo di squadra di ispettori adibiti ai controlli sui mezzi e ai capolinea del territorio”.
Con l’entrata in servizio di personale ispettivo i conducenti alla guida delle linee dirette soprattutto ai centri commerciali avranno la possibilità di lavorare serenamente perché tali presenze terranno lontano i soliti bulletti. Le loro scorribande sugli autobus sono finite nel mirino di Polizia di Stato e dei Carabinieri della stazione di Fiumicino la cui azione ha impedito che le cose precipitassero. “Preoccupa invece la situazione dell’azienda di trasporto scolastico – conclude Schergna – perché i lavoratori, dopo l’accordo sottoscritto con la nostra organizzazione sindacale e la società Fratarcangeli, non vedono ancora applicati i punti dell’intesa per questo minacciamo contestazioni e azioni legali. Siamo perplessi perché abbiamo letto, nei giorni scorsi, le dichiarazioni dell’assessorato dei Trasporti del comune di Fiumicino, Angelo Caroccia, di una situazione risolta. Non è affatto vero perché ci ritroviamo invece a segnalare ancora l’immobilismo con contratti ovviamente non adeguati”.
