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Atterraggio d’emergenza a Fiumicino: ma è solo una simulazione

Scelto l’aeroporto Leonardo da Vinci per l’esercitazione su incidente aereo con 400 figuranti


Un aereo che sparisce dai radar della torre di controllo, poi la perdita di quota a causa dei motori fuori uso con il velivolo che non riesce a rialzarsi e precipita al suolo.
L’esercitazione si è svolta questa mattina dalle 11:30 alle 13:00, al Leonardo da Vinci, al di fuori della zona aeroportuale a bordo di un Airbus A380 con 400 persone a bordo, proveniente dalle Grand Cayman.
Impegnati nella simulazione, la prima del genere in Italia al di fuori dell’area aeroportuale, mezzi dei Vigili del Fuoco, sanitari del 118 e del Pronto Soccorso dello scalo, operatori della società di gestione Aeroporti di Roma e forze di polizia.
 
Questa simulazione è stata organizzata dalla società di gestione Aeroporti di Roma (ADR) sotto la supervisione dell’Enac (Ente nazionale aviazione civile).
Per l’occasione, è stata utilizzata la fusoliera di un Atr in disuso impiegato proprio per esercitazioni di questo tipo. Nell’esercitazione è stato previsto il decesso di 30 persone. Quindici i feriti in codice rosso, 20 quelli in codice giallo e 322 gli illesi. Circa 200 le persone coinvolte tra Vigili del Fuoco, sanitari del 118, operatori della società di gestione Aeroporti di Roma, agenti di Polizia e della Protezione Civile.
“Siamo abituati a operare sulle piste dove tutti i mezzi sono disposti e pronti a intervenire – ha spiegato il direttore dello scalo, Vitaliano Turrà – questa invece è una simulazione per capire cosa accadrebbe se un aereo atterrasse fuori dall’aeroporto. Dobbiamo essere pronti a tutto”.
 
 
 

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