Per 30 di loro è stato notificato l’obbligo di firma, gli altri sono agli arresti domiciliari
Dopo un’accurata operazione della Polizia di Stato sono scattati gli arresti per 86 dipendenti, presso gli aeroporti di tutta Italia, ritenuti responsabili di furti nei bagagli dei passeggeri. Sono 49 le misure cautelari emesse nei confronti di dipendenti dell’Alitalia-Cai nello scalo di Fiumicino, coinvolti nell’inchiesta sui furti nei bagagli dei passeggeri.
‘Il proficuo scambio, tra Alitalia e la Polizia di Frontiera, delle reciproche conoscenze, competenze ed esperienze professionali, unito alla fattiva collaborazione della Compagnia, hanno consentito di raggiungere un importante risultato, permettendo alla magistratura inquirente, che ha coordinato tutte le fasi dell’indagine, di emettere i provvedimenti restrittivi nei confronti dei presunti colpevoli” si legge in una nota di Alitalia.
I lavoratori coinvolti nell’inchiesta capitolina, sui furti nei bagagli dei passeggeri, presso lo scalo Leonardo da Vinci di Fiumicino sono 49. Per 30 di loro è stato notificato l’obbligo di firma, gli altri sono agli arresti domiciliari. Le misure cautelari sono state predisposte di evitare la reiterazione dei reati contestati: tentato furto e furto consumato aggravati, nonché danneggiamento, commessi in danno degli ignari clienti della compagnia di bandiera.
“Grazie alla collaborazione con l’Alitalia – hanno dichiarato gli investigatori – a bordo degli aerei sono state installate alcune telecamere particolari a zero emissioni in maniera tale da non rischiare interferenze con la strumentazione di bordo dei velivoli e non mettere in pregiudizio la sicurezza del volo. E grazie alle riprese effettuate, siamo riusciti a identificare i responsabili dei furti”.
