Il bilancio degli ultimi sei mesi, ha visto un’esponenziale crescita di vittime
Violenza sulle donne: un bilancio drammatico. L’amore malato, quello che produce dolore, sofferenza, paura, vuoto e morte, negli ultimi sei mesi ha visto un’esponenziale crescita di vittime dirette ed indirette.
Tragedie sulle quali bisogna porre la continua attenzione sociale e delle Istituzioni.Bisogna, tra le altre cose, intervenire alla radice, partendo dall’educazione emotiva, attraverso campagne di sensibilizzazione e prevenzione che coinvolgano, soprattutto, le future donne ed i futuri uomini di domani.
E gli uomini devono imparare l’importante differenza tra amore e possesso, tra amore malato e amore vero; tra quello che produce rispetto, comprensione e quello che bisogna imparare a lasciar andare, quando terminano i presupposti di una relazione.
SI MOLTIPLICANO, NEL FRATTEMPO, LE REALTÀ ASSOCIATIVE A SUPPORTO DELLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA. Fra queste, sul territorio di Fiumicino, dove lo spirito del volontariato raggiunge importanti obiettivi, la neonata associazione Tuttexuna (clicca qui), subito in prima linea nella grande battaglia e che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica, ad orientare e supportare le vittime.
“Stiamo seguendo le continue notizie di donne protagoniste di aggressioni, violenze e omicidi che hanno riempito le pagine dei giornali in questi ultimi sei mesi”, dichiara il Direttivo Tuttexuna.
“I dati, a livello nazionale, sono drammatici. Durante il primo semestre del 2020, sono aumentati i vari reati collegati al femminicidio, agli atti persecutori, alle lesioni, agli abusi e violenze ai danni delle donne. Le violenze a sfondo sessuale, inoltre, hanno visto un preoccupante incremento durante il trimestre estivo. Anche sul nostro territorio – prosegue Tuttexuna – i dati sono attenzionati: numerose sono state le segnalazioni di situazioni a rischio ed episodi di aggressioni vere e proprie.”
“Abbiamo intrapreso un percorso volto all’aiuto in prima linea. Porteremo avanti campagne di sensibilizzazione e orientamento, anche lanciando spot da diffondere sui maggiori canali social.
Coinvolgeremo i ragazzi del territorio, attraverso incontri educativi e mirati all’educazione emotiva, empatica e sessuale.”
“Questo – aggiunge l’associazione – grazie ad un team unito e nel quale le competenze vanno in simbiosi al vissuto di donne che, in primis, sono state vittime.
Con l’occasione, vogliamo ringraziare le Istituzioni che ci hanno accolto per presentare la nostra associazione e la nostra mission. Un grazie anche alle Forze di Polizia con le quali ci interfacceremo. La violenza è un cerchio che bisogna spezzare”.
