
L’invito ai partecipanti volontari è di portare guanti, rastrelli e tanta buona volontà per cominciare a ripulire l’area
di Dario Nottola
Sarà una giornata di Archeo-mobilitazione domani all’Isola Sacra per “riportare alla luce” i resti delle antiche Terme di Matidia. E’ la prima di quattro dedicate alla pulizia delle terme, da tempo avvolte da rovi e vegetazione e non più facilmente visibili.
L’iniziativa, alle 10.30, in via Rombon, è a cura dell’associazione LaboraStoria: “Muniti di guanti, sacchi e rastrelli – spiegano i promotori – abbiamo lanciato una pulizia manuale dell’area circostantele Terme di Matidia, insieme a una guida abilitata che ce ne spiegherà la storia. Passeremo tutti insieme qualche ora all’insegna della cittadinanza attiva e consapevole e della cultura con lo scopo di sensibilizzare cittadinanza, istituzioni ed organismi coinvolti circa l’importanza della tutela e della valorizzazione delle antiche terme”.
Sorgono all’Isola Sacra, in prossimità dell’antica fossa traiana, oggi il canale di Fiumicino: sono i resti di un antico complesso termale risalente al II secolo d.C.
La loro scoperta è avvenuta nel corso di una campagna di scavo, nei primi anni settanta, in seguito ai rinvenimenti di alcune strutture murarie durante lo svolgimento di lavori edilizi. La scoperta di queste terme, insieme ad altri edifici e antiche costruzioni di età imperiale, permisero agli studiosi di rivalutare il ruolo dell’Isola Sacra nei primi secoli dell’Impero. Dati epigrafici attribuiscono l’edificazione delle Terme a Matidia (68-119 d.C.) nipote di Traiano e suocera di Adriano, nella zona di via Redipuglia. Le fonti antiche, tra le quali Plinio, e la mancanza di scoperte archeologiche, fatta eccezione per la Necropoli, precedentemente avevano convinto i ricercatori che questa zona, quella dell’Isola Sacra, fosse una terra riservata alla coltivazione, un luogo di passaggio e congiunzione tra i grandi centri di Ostia e di Porto, e che dunque non potessero sorgervi complessi urbani.