Protezione animali: nasce l'Associazione “Il Rifugio di Fiumicino”
L'associazione “Il Rifugio di Fiumicino” nasce dall’aggregazione spontanea di persone che agiscono sul territorio di Fiumicino, dapprima aggregatesi sul social network f/b nel gruppo denominato “Il rifugio per gli animali abbandonati a Fiumicino”, costituito da ben 2900 membri.
"Abbiamo, quindi, sentito la necessità di dare compiutezza e operatività allo spirito del gruppo - hanno dichiarato - dando vita un’associazione costituita da persone che da tempo si dedicano agli animali (know-how) e che hanno una rete di contatti con soggetti esperti del settore in termini normativi e sanitari (capacità operativa e problem solving), e in ultimo, soggetti capaci di promuovere le tematiche della salvaguardia degli animali e avviare azioni di fundraising. Inoltre, da tempo, diamo informazioni, operiamo come volontari attivi ai canili, contribuiamo alle spese per le cure di cani appartenenti a persone che ne hanno bisogno ed interveniamo, dove possibile, a dare una mano per i nostri amici animali".
La missione del gruppo, e ora anche dell’associazione, è quella, in primis di dare stallo agli animali randagi, in secundis, di facilitare le loro adozioni, contribuendo in definitiva a risolvere, o quanto meno limitare, i danni del problema del randagismo, dell'abbandono, dei maltrattamenti e di quanto altro forma causa di sofferenza per gli animali e più o meno gravi conseguenze per la comunità.
"Il canale telematico, infatti, si è rivelato estremamente efficace ed efficiente, nel sostanziare quella che è la visione condivisa di tutti i membri dell’associazione - spiegano i soci - ovvero che il rifugio, dev’essere una soluzione temporanea, e per gli animali che purtroppo non riescono a trovare una famiglia, una formula rivisitata rispetto a quelle ad oggi esistenti. Crediamo, infatti, che la struttura che si creerà nel nostro territorio, debba ispirarsi, nella forma e nella filosofia di approccio, a quella della valle dei cuccioli presso Villa Borghese. Uno spazio quindi, il più possibile confortevole per gli animali, non articolato in gabbie, bensì in recinti con coperture in legno e spaziose, e politiche di avvicinamento ai cittadini, che pur amando queste creature, non possono adottarle portandole in casa. Politiche quindi di adozione a distanza che prevedano la visita e tempo da passare insieme con l’animale, tanto all’interno del rifugio quanto portandoli all’esterno a passeggiare (per gli animali idonei). Dopo anni di lavoro di tutte le volontarie che operano sul territorio vorremmo, realizzare con l’aiuto del Comune, la creazione di un vero rifugio, non solo per il fisico ma per la psiche degli amati animali".