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“Oleoturismo”: UNPLI e Città dell’Olio, a Villa Guglielmi per la promozione delle eccellenze del territorio

Larango: “Collaborare a questo progetto significa rivitalizzare una tradizione che risale a più di 2000 anni fa”


di Alessandra Lo Franco
 
Si é svolta ieri, mercoledì 8 febbraio, nella sala per le esposizioni di Villa Guglielmi, l’incontro tra L’UNPLI, la Pro loco di Fiumicino e l’Associazione Città dell’Olio. Una giornata voluta per aprire il ciclo di conferenze che si svolgeranno in tutta Italia e che metteranno al centro la connessione tra territorio e prodotti tipici, per incrementare l’impatto turistico e culturale del Paese.
 
E’ Pino Larango, presidente della Pro Loco Fiumicino, a dare il benvenuto agli ospiti: “Anche se Fiumicino non è ancora famoso per la produzione di olio, collaborare a questo progetto significa riscoprire e rivitalizzare una tradizione che risale a più di 2000 anni fa, quando gli antichi Romani erano già avvezzi all’uso e alla e commercializzazione dell’olio proprio nel porto di Traiano”.
 
“Anche a Fiumicino vantiamo produttori d’olio di un certo livello, nelle zone di Ladispoli, Cerveteri Torreimpietra, ma le nostre aziende agricole stanno combattendo una battaglia proprio per il riconoscimento del marchio – ha detto il Vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca, presente all’incontro, ritenendosi molto soddisfatto dell’iniziativa – siamo quindi felici di essere stati inseriti in un contesto che ci aiuterà sicuramente a trovare la nostra strada anche in questo settore”.
 
L’obiettivo del protocollo, sottoscritto già a Novembre presso il Senato, é aumentare il valore del Territorio e dell’Origine, percorso già iniziato nel 2020, grazie all’approvazione di un emendamento che ha istituito e riconosciuto l’ “oleoturismo”, così com’era già successo nel 2017 per l’ “enoturismo”.
 
Il Presidente UNPLI Lazio (Unione Nazionale ProLoco Italiane) Claudio Narducci, ha voluto sottolineare l’importanza delle ProLoco, parte attiva del progetto: “Il loro ruolo é quello di parlare del territorio con passione, e la differenza in tal senso la fanno soprattutto la qualità degli eventi e delle attività che si organizzano. Bisogna investire nelle sagre, non devono essere ritenute manifestazioni di serie B. Dietro ogni sagra c’é un lavoro impegnativo grazie al quale i turisti possono avvicinarsi alla nostra cultura in maniera attiva, e la popolazione locale viene coinvolta nel processo di mantenimento delle tradizioni”.
 
Dello stesso avviso anche il Presidente delle Città dell’Olio, Michele Sonnessa che crede nell’importanza della collaborazione istituzionale per incrementare il valore delle proloco e per lavorare insieme verso una rinascita della cultura e delle tradizioni delle città. “Senza le comunità che vivono il territorio come le Proloco, é difficile per le amministrazioni comunicare con il cittadino e fare arrivare i messaggi sociali”.

“Durante protocolli importanti come questo, é necessario che i comuni vengano supportati dalle Proloco e che si apra il dialogo col cittadino, coinvolgendolo” ha sottolineato, per l’UNPLI Lazio Claudio Narducci.
 
L’incontro sí è concluso con un delizioso aperitivo, pane ed olio della Sabina e di Siena e poi frittura di pesce, uno dei piatti tipici del nostro litorale.
 
All’evento erano presenti, tra gli altr,i anche le Proloco di Civitavecchia, Anzio, Valmontone, il Direttore delle Città dell’Olio Antonio Balenzano, e il Vice Presidente Nazionale UNPLI Fernando Tomasello.
 
 
 
 

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