
Su primi 30 ettari coltivati raccolte 90 tonnellate frutto in guscio
di Dario Nottola
L’Azienda Maccarese Spa, che ha appena concluso la sua prima raccolta in assoluto di mandorle, il 7 settembre apre le sue porte ad un evento europeo di riferimento nel settore mandorlicolo.
Dopo l’edizione spagnola “Demoalmendro”, tenutasi lo scorso giugno, la rivista tecnica Olint, l’Informatore Agrario, l’Azienda Maccarese e Vcr, organizzano un evento analogo in Italia: è “Demomandorlo” che ha l’obiettivo di unire tutte le esperienze professionali del settore, dai tecnici, produttori e trasformatori per una integrazione orizzontale della filiera.
È prevista la partecipazione di tanti visitatori legati al settore mandorlicolo. Una coltivazione che negli ultimi anni sta suscitando particolare interesse per la sua elevata redditività e facilità di gestione, garantiti dalle nuove tecnologie di allevamento. Ci saranno anche grandi aziende produttrici di macchinari e attrezzature nel campo agricolo.
Sarà una giornata dimostrativa di raccolta delle mandorle a livello nazionale presso l’area agricola di via Castel San Giorgio. Ed ancora saranno presenti 14 espositori di attrezzature con appositi stand ed è in programma alle ore 11 un Convegno al Castello San Giorgio.
A Maccarese sono stati piantati, dal 2019, 120 ettari col sistema superintensivo per un totale di 220 mila piante ed entro fine anno si arriverà a 160 ettari. Con questi numeri, quello di Maccarese è considerato il più esteso mandorleto a livello nazionale. Per il progetto avviato dalla società agricola Maccarese Spa sul territorio di Fiumicino, ad agosto c’è stata la prima raccolta della coltura iniziata nel 2019 e che “porterà a diminuire la CO2 per quasi 170 tonnellate“, sottolinea l’azienda.
Obiettivo complessivo piantare 300mila mandorli a fine 2022 per la produzione di frutta secca. Sui primi 30 ettari piantati nel 2019 l’azienda ha raccolto 90 tonnellate di frutta in guscio.