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Fiumicino: salvare e rilanciare la realizzazione della “Liburna”

Depositato in Comune il progetto del Comitato Promotore SAIFO elaborato con la Fondazione Catalano e Assonautica


di Dario Nottola    

Pronto il progetto per salvare e rilanciare, a Fiumicino, la realizzazione della “Liburna”, l’antica nave da guerra romana, la cui riproduzione a grandezza naturale era stata iniziata dalla famiglia di maestri d’ascia Carmosini, per poi bloccarsi, da alcuni anni, per mancanza di fondi.
 
Il Comitato Promotore del Sistema Archeoambientale integrato Fiumicino ed Ostia ha depositato presso il Comune di Fiumicino un progetto elaborato in collaborazione con la Fondazione Catalano e Assonautica. Una idea progettuale molto dettagliata che definisce tutti i passi da fare per terminare questo modello di nave romana e trovargli una postazione idonea.
 
Il progetto definisce i costi per concluderla, ma soprattutto ipotizza il ruolo del Comune nel sistemare l’area di Cantiere e nel riavviare i lavori e quello della Regione nel finanziare all’amministrazione comunale il costo di una copertura dell’opera.
 
Per poterla​ terminare ci vorranno ben altre risorse che dovranno essere reperite attraverso la rete con il crownfunding su cui il Comitato, la Fondazione Catalano e soprattutto Assonautica stanno lavorando. L’idea conclusiva, secondo i proponenti, è sistemare la nave accanto al Museo delle Navi Romane per farne un museo didattico scientifico e una accattivante attrazione che crei lavoro. Su questo andrà ricercato un grande sponsor privato che creda in questa grande avventura unica al mondo”, sottolinea il Comitato, che da tempo ha lanciato una campagna di sensibilizzazione sul salvataggio.
 
PROGETTO Ecco il progetto nel dettaglio, per salvare e rilanciare la realizzazione della Liburna, quest’opera maestosa, terminata per più della metà, ma costruita all’aperto, è ora in una fase di lento degrado. I lavori si sono fermati perché fondi e risparmi personali del maestro d’ascia sono finiti e le intemperie ne stanno lentamente indebolendo la struttura. Prima che tutti gli interessi manifestati producano risultati concreti, l’opera va protetta.
 
È anche per questo che il Comitato Promotore Saifo ha preso a cuore questa battaglia.
 
PERCHÉ SALVARE LA LIBURNA? Per i volontari del Comitato Promotore SAI.FO, salvare e sistemare questa opera vuol dire affermare l’identità di questo particolare pezzo del Litorale Romano. Questo per due motivi: la Liburna è stata costruita da una (se non l’ultima) famiglia di maestri d’ascia di un territorio che aveva nella cantieristica nautica una delle sue attività produttive più forti e affermate e, in seconda battuta, non si può ignorare che i territori di Ostia Antica e Fiumicino siano la sede di uno dei più antichi e meglio conservati sistemi logistici e portuali dell’antica Roma.
Ostia Antica era una floridissima città portuale romana le cui enormi strutture portuali e logistiche a mare erano rappresentate dai Porti Imperiali di Claudio e Traiano, oggi nel Comune di Fiumicino. Il Parco archeologico di Ostia Antica è attualmente responsabile di questa immensa area archeologica che insiste su due comuni diversi: Roma (Ostia Antica) e Fiumicino (Porti Imperiali di Claudio e Traiano). Queste sono le origini, una delle fonti dell’identità di questi territori e delle sue multietniche popolazioni.
 
“Tutto ciò, però, troverà forza e sostanza quando l’affermazione delle origini e la ricerca di identità si tradurranno in una formidabile occasione di sviluppo turistico, economico e lavorativo – è sottolineato – La Liburna terminata secondo le tecniche di costruzione degli antichi romani e posta nel luogo giusto diventerebbe senza dubbio una grande attrazione”.
 
QUAL È L’IDEA PROGETTUALE? Il Comitato Promotore SAI.FO, in collaborazione con Assonautica e la Fondazione Catalano ritiene di fondamentale importanza e urgente:
 
– riprendere i lavori dopo un lungo periodo di inattività: si devono rinnovare i ponteggi utili alla costruzione attraverso l’acquisto di nuovo legname. In questa fase l’Amministrazione Comunale potrebbe essere d’aiuto;
 
– strutturare e formalizzare la collaborazione con le Università, i Dipartimenti di archeologia marina, i Centri di Ricerca e studiosi per aver la garanzia che, non solo il lavoro svolto (che comunque ha già incontrato interesse), ma soprattutto quello da svolgere, risponda ai più rigorosi dettami delle conoscenze archeologiche;
 
– realizzare la copertura della nave per proteggere il manufatto dalle intemperie e permetterne la conclusione.

“Abbiamo stimato una cifra pari a 50mila euro che la Regione Lazio potrebbe destinare al Comune di Fiumicino perché allestisca sul terreno comunale della Liburna una struttura che protegga il lavoro fatto e quello da fare;
 
– avviare una raccolta di fondi sulla rete con un crowdfunding che definisca qual è la meta finale;
 
– agire per favorire il pieno coinvolgimento delle Istituzioni già interessate, del Parco Archeologico di Ostia Antica Fiumicino e della Soprintendenza.
 
Siamo convinti che, una volta conclusa, noi riteniamo che la Liburna non possa avere sistemazione migliore che nell’area immediatamente adiacente il Museo delle Navi, a ridosso dell’Aeroporto di Fiumicino e a pochi metri dal bacino portuale del Porto Imperiale di Traiano, proposta da valutare con la direzione dell’Ente Parco Archeologico di Ostia Antica e del Museo delle Navi”, è rimarcato.
 
 
 

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