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Il consumo di acqua e la scelta dei rubinetti

Quando si deve arredare un bagno si procede sempre vagliando soluzioni che siano, giustamente, appaganti dal punto di vista estetico e magari a buon mercato. Parametri che sono ai primi posti nella scelta ma che spesso non coprono lo spettro di tutte le esigenze in materia. Ad esempio un aspetto al quale non tutti danno il giusto peso è quello del consumo di acqua: dalla scelta di rubinetti e sanitari dipende anche questo fattore. Proprio come per altri componenti di arredo, pensiamo alle finestre, ci si deve soffermare a valutare al meglio il modello verso il quale orientarsi tenendo conto anche del risparmio energetico e della dispersione termica, così la scelta dei componenti di un bagno non può essere esclusivamente dettata da parametri estetici.

Ci sono molte aziende che hanno colto questo aspetto e che producono arredo per bagni orientandosi di conseguenza. Molte sono realtà del made in Italy, da sempre in grado di produrre eccellenze anche nel comparto dell’arredamento. Un esempio su tutti è quello di Idral, azienda operante da 45 anni nella produzione di rubinetteria e sanitari per comunità e locali pubblici; le proposte lanciate sul mercato da Idral sono orientate a garantire design e qualità ma anche il massimo della tecnologia e dell’attenzione a criticità come quelle sopra elencate.

Non a caso l’azienda produce componenti progettati e realizzati per rispondere a diverse esigenze e per garantire sempre un basso consumo di acqua nel rispetto dei requisiti di igiene. Cosa vuol dire? Quello cui si faceva riferimento prima. Dalla tipologia di rubinetto che si va a scegliere dipenderà anche il consumo idrico che si andrà a sviluppare; e al giorno d’oggi non può più essere un parametro da prendere sottogamba o da non valutare neanche. Nel concreto quali sono gli strumenti da valutare se ci si volesse orientare verso prodotti di questo genere, in grado di garantire un risparmio idrico? Si parla di dispositivi di limitazione di portata, di rubinetti elettronici che consentono un basso consumo di acqua e di energia.

Soluzioni che guardano anche all’impatto sociale che un singolo soggetto, appartamento o edificio che sia, può andare a produrre a livello generale. Non a caso questo tipo di soluzioni viene spesso accostato a strumenti per abbattere le barriere architettoniche, quindi per rendere l’ambiente del bagno fruibili facilmente anche per persone con disabilità. In sostanza una serie di parametri di valutazione che hanno letteralmente stravolto il mondo dell’arredo dei bagni. Aspetti che devono essere necessariamente valutati perché la realtà di oggi ce lo richiede; e non ci si può più muovere nella scelta basandosi soltanto su un discorso di pura estetica.

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