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Deadpool .. tante parole e poco bon ton

Il primo Supereroe Marvel sbarca al cinema


di Francesco Martino

E’ il primo Supereroe Marvel che sbarca al cinema questo 2016 (peraltro dopo un decennio circa di gestazione e continui ripensamenti) e non ha lasciato deluse le attese perché rimarca fedelmente il fumetto.
Nato nel 1991 dai testi di Fabian Nicieza e le matite di Rob Liefeld, Deadpool è decisamente un eroe/antieroe fuori dagli stereotipi comuni.
Lo interpreta un Ryan Reynolds che si trova a suo agio nel ruolo del supereroe (è già stato nel 2011 il Lanterna Verde della DC Comics) e prima ancora già aveva interpretato la prima apparizione di un Deadpool “più umano” ma sempre tanto chiacchierone nel 2009 in “X-Men le origini-Wolverine”.
I poteri (fattore rigenerante forse anche superiore a quello dello stesso Wolverine) se li ritrova per essersi sottoposto ad un esperimento con doppio fine da chi glie lo ha proposto, guarendolo dal tumore terminale che aveva invaso tutti i suoi organi ma a danno dell’aspetto fisico che gli impedirà di fare il fotomodello.
Lui stesso non si ritiene un eroe, almeno fino a quando per riportarlo e sottometterlo al volere di chi lo ha trasformato gli rapiscono la donna che ama; da quel momento non lo ferma più nessuno, nemmeno l’artefice della sua trasformazione, Ajax (che lui sfotte chiamandolo Francis fino alla fine e nei modi più “originali”), a sua volta modificato geneticamente, in possesso di una notevole forza e dell’incapacità di provare dolore alcuno.
Nella baraonda di crepitanti pallottole e roboanti esplosioni, il nostro è aiutato da due personaggi degli X-Men: Piotr Rasputin, alias il corazzato Colosso (tutto computerizzato ma che mi è sembrato anche in sovrappeso e con un’ingenuità forse un pò oltre le caratteristiche del personaggio del fumetto) e la “piccola” Phimister, ovvero Testata Mutante Negasonica, che quando si mette in moto non la ferma nessuno (quest’ultima è oggetto di scherno, ma ben ricambiata, da parte di Deadpool per il suo look).
Al di là di tutto, ogni personaggio di questa pellicola sembra trovare il suo giusto posto, sia esso eroe, cattivo o persona di tutti i giorni: basta vedere il tassista indiano complessato che lo scarrozza e la cieca anziana di colore, appassionata dei mobili Ikea, con cui condivide l’appartamento nella sua “latitanza”.
Il palco finale dello scontro, ovvero lo smembramento di una portaerei in disarmo, è uno dei pezzi di un mosaico tanto variegato quanto ben incastonato in ogni sua parte.
Insomma… chi ancora non lo ha visto si scordi il classico “supereroe con superproblemi” alla Spiderman, si scordi la nobiltà d’animo alla Thor, si scordi il senso patriottico alla Capitan America… insomma, si scordi le buone maniere e si prepari a passare davanti allo schermo (o sul divano quando uscirà il dvd) un paio d’orette tra fracasso, battute fuori luogo, qualche gag e un continuo prendersi in giro dai titoli di testa a quelli di coda… e anche dopo!!!
 
 
 
 

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