di Valentina Fiordalice

Primo romanzo in uscita per Camilla Targa, giovane scrittrice di Fiumicino, che debutta con “Grandine, miele e mandorli da innaffiare” casa editrice Book Spirit.

LA STORIA che Camilla racconta in 122 pagine, è quella di Elisa una ragazza poco più che trentenne dei giorni nostri, ha un lavoro che ama ed un matrimonio che sembrerebbe quello di uno dei migliori film d’amore. Eppure piange. Soffre. Si perde nel labirinto dei pensieri e dei ricordi senza trovare una via di uscita. Ma è proprio da questa sofferenza interiore che partirà il suo viaggio, dapprima incerto e ramingo, poi sempre più determinato, alla ricerca del suo vero io e della sua felicità con la “F” maiuscola.

Un testo che attinge alle esperienze dell’autrice, delle persone incontrate e delle emozioni quotidiane. Una storia che intreccia presente e passato che affronta la difficoltà delle relazioni e dei legami. L’ambientazione è quella famigliare, del territorio tra Ostia e Fiumicino.

Un libro che è un debutto al romanzo e che giunge dopo anni di scrittura dedicata a poesia, racconti brevi e favole.

“Ho scritto il testo senza pensare che ne sarebbe venuto fuori un romanzo. In passato mi sono cimentata con la poesia e le favole. Il primo capitolo – spiega Camilla Targa - è venuto fuori dal nulla e all’inizio non sapevo bene cosa ne avrei fatto. Dopo qualche tempo, mi è capitato di passare un giorno delle vacanze di Natale senza fare nulla ed ecco, in quel momento ho avuto una sorta di epifania ed ho capito cosa fare con quel capitolo che era rimasto in sospeso. Una curiosità è che ho scritto l’inizio, poi la fine, poi la seconda parte, poi la penultima; solamente dopo una pausa nemmeno troppo breve sono arrivate le pagine centrali della vicenda”.

Camilla è cresciuta circondata da libri. Un amore per la lettura che ancora oggi cerca di trasmettere agli altri grazie al lavoro di insegnante. Punto di riferimento del libro sono, infatti, innanzitutto le parole.

“Nel titolo del libro è racchiusa un pò tutta la storia – spiega Camilla Targa -  la grandine come simbolo di difficoltà, il miele come naturale cura lenitiva e infine i mandorli che stanno a simboleggiare la rinascita avvenuta e la speranza di qualcosa di buono. In questo libro c’è molto della mia storia di vita, delle persone che ho incontrato e delle emozioni che ho provato e con cui sono venuta in contatto. Così come quando insegno – prosegue Targa -  mi piace l’idea di mettermi in gioco con gli alunni e renderli partecipi della mia realtà, anche nella scrittura cerco in qualche modo di donare qualcosa di mio al lettore”.

CAMILLA TARGA VIVE A FIUMICINO e, ha seguito fin da piccola le sue ambizioni, che l’hanno portata, già da adolescente, a spostarsi negli Stati Uniti. Professionalmente, è stata impegnata nell’attività di giornalismo e dell’insegnamento, portando anche alla realizzazione un progetto che le stava molto a cuore: la gestione e l’organizzazione del primo caffè letterario a Fiumicino, con annessa progettazione di numerosi eventi culturali. Attualmente, si dedica completamente all’insegnamento della lingua inglese e alla crescita di suo figlio Liam. La sua missione nella vita è quella di accogliere animali poco fortunati e dar loro una seconda possibilità: al momento ha sette cani, tre cavalle, un pony, due pecore, una coniglia e diversi pappagalli. Adora leggere, scrivere e ballare musica country.