Vorrei portare alla vostra conoscenza un fatto che non voglio considerare increscioso, ma piuttosto indignitoso
Il 25 maggio scorso è scaduto il bando per presentare la domanda per i centri ricreativi estivi per i bambini del Comune di Fiumicino. Ho presentato regolare domanda al Segretariato Sociale entro i termini, per mia figlia Alessia, 9 anni, affetta da Sindrome di Rett, una malattia devastante che comporta una disabilità fisica e psichica del 100%. Il 4 luglio scorso era previsto l’inizio del primo turno della durata di 2 settimane lavorative, quindi dal 4 al 15 luglio, il secondo turno va dal 18 luglio al 29 luglio. Il primo turno non è mai stato avviato. La motivazione principale era da attribuire al trasloco dei locali dei Servizi Sociali nella nuova sede di Via degli Orti. Nessuna comunicazione ufficiale è stata fornita agli utenti che avevano presentata domanda. Per 2 settimane il silenzio più assoluto. Oggi, finalmente sono riuscita a mettermi in contatto con l’ufficio dei Servizi Sociali per sapere se Alessia era rientrata nella graduatoria per almeno, e sottolineo almeno, il secondo turno. La risposta è stata semplicemente: No, non è rientrata. Anzi, era una delle ultime in graduatoria per via dell’ISEE. A parte il fatto che non credo di avere una ISEE così elevato, magari, mi è stato risposto che la disabilità non viene tenuta in considerazione quando si stila la graduatoria. Bene. Ma questi signori hanno tenuto conto che mandare una bambina, come la mia, privatamente ad un centro estivo, costa Euro 80, Alessia ha bisogno di una educatrice solo per lei, mentre un bambino ‘sano’ paga Euro 25 al giorno? Non credo di avere un ISEE 3 volte superiore alla media di chi ha la precedenza in graduatoria su mia figlia.
Non è tanto la rabbia per questa discriminazione, ma il dolore nel sapere che la propria figlia non potrà stare con gli altri bambini e sarà costretta a stare a casa mentre io e mio marito siamo a lavoro (perché se potevamo portarla noi al mare lo avremmo fatto, ma per fortuna lavoriamo). Chiedo gentilmente a questi signori di prendere in considerazione tutti gli aspetti della vita di una persona prima di stilare una graduatoria così importante. Chiedo maggior informazione e rispetto per chi lavora e ha problemi grandi, come la disabilità di una figlia, chiedo maggior rispetto per una bambina che non ha chiesto di essere disabile ma che disabile lo è, chiedo quel minimo di umanità che permetterebbe ad una bambina di stare insieme agli bambini , al mare, senza discriminazioni.
Ringrazio i responsabili, non voglio neanche sapere chi siano, per quanto sopra. Un ringraziamento particolare lo faccio a nome di mia figlia, Alessia che da casa vi penserà intensamente, mentre gli altri bambini giocano al mare. Ripeto, non è rabbia, è dolore, quel dolore che mia figlia purtroppo non è in grado di gridare.
Scusate eventuali errori ma ho scritto di getto, e con le lacrime agli occhi.
Lettera inviata da: Orietta, mamma di Alessia