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La scuola mangiata

“Ci dispiace che siano i topi a riportare le scuole del nostro comune al centro della discussione politica”

Di problemi le scuole italiane e quelle della zona a nord di Fiumicino ne soffrono tanti, come i tagli sconsiderati della riforma Gelmini (130.000 posti di lavoro in meno negli ultimi 3 anni) e come i dimensionamenti con la creazione di Istituti Comprensivi di cui nessuno né sentiva la necessità a parte Tremonti. E se non bastasse da ultimo in una delle scuole storiche del nostro territorio sia per presenza, sia per prestigio come la Ettore Marchiafava di Maccarese, sono arrivati anche i topi, ma gli avvistamenti del personale della scuola e dei bambini hanno fatto suonare l’allarme dei genitori che prontamente si sono attivati denunciando il fatto al Dirigente Scolastico ed al Comune.
Ci dispiace che siano i topi ha riportare le scuole del nostro comune al centro della discussione politica, ci dispiace che sia così e che si parli solo di questo argomento. Risulta che la Commissione scuola al Comune non si riunisce da mesi. Noi dalla Marchiafava e in speciale modo dai genitori abbiamo raccolto le preoccupazioni e lo sconforto per la soppressione della loro biblioteca, che si trovava in alcuni locali destinati dal nostro Comune ad essere smantellati per far posto alla scala di sicurezza prevista dalle norme vigenti e che nessuno pensa che non andava realizzata. Potremmo però regalare alla “Assessora” uno slogan perfetto per il governo di destra del nostro Comune “La Sicurezza Costa La Cultura”. E’ ovvio come la sicurezza sia importante, ma ridurre una biblioteca che conta circa 30.000 volumi, raccolti negli anni dai docenti con donazioni o acquisti a volte anche propri, catalogata e mantenuta in ordine con l’impegno di tutto il personale della scuola, vederla ridotta in uno scantinato, chiusa negli scatoloni, ora anche in balia dei topi ci sembra sinceramente intollerabile. Perché con quei volumi e con l’utilizzo della ex casa dei docenti che si trova attaccata all’edificio principale della scuola, si potrebbe non solo ripristinare la biblioteca per gli alunni, ma studiare, magari insieme ai genitori o ad associazioni del territorio, una vera e propria apertura come una biblioteca pubblica su un territorio che ne potrebbe trarre un enorme vantaggio.
Ci accorgiamo invece, ancora una volta, che siamo davanti ad un’Amministrazione che non solo non si interessa dei problemi del territorio ma ha coscientemente abbandonato tutta la zona Nord del comune al proprio destino, tagliando tutte le opere pubbliche previste, anche quelle importanti come l’illuminazione stradale o gli interventi sulla mobilità o la sicurezza stradale (meno 8 milioni di euro nell’ultima variazione di bilancio).
Purtroppo ad oggi, oltre alle battute sui topi di campagna dell’Assessore Onorati, generiche promesse di intervento, nulla è stato fatto per eliminare i ratti e riportare alla serenità il contesto scolastico. Siamo sicuri che il Dirigente, persona seria e preparata nel suo lavoro, ha fatto quanto di sua competenza per denunciare e chiedere la risoluzione del problema. Avrebbe potuto però evitare di fare il tifo per questa Amministrazione che ogni giorno di più si rivela inadatta al compito affidatogli, e si sarebbe potuto preoccupare, piuttosto, di scrivere ai genitori per rasserenarli e rassicurarli sull’entità del problema, sulle misure e sui tempi messi in atto per eliminare i ratti.
Invece della salvaguardia delle scuole, della loro funzione di comunità educante, del rispetto che il territorio ha per le proprie scuole, all’Amministrazione poco importa e a conferma di questa affermazione c’è il nuovo progetto di dimensionamento scolastico e tutto l’iter seguito per la deliberazione in Giunta a dimostrarlo.
Un dimensionamento che mette a rischio la qualità e la sopravvivenza di alcune scuole al nord, infatti il comune il 24 ottobre con la delibera di giunta nr 119 aveva approvato il progetto presentato dai dirigenti e dai consigli di istituto delle scuole interessate, salvo poi due giorni dopo, il 26, modificare questa delibera con la nr 121 dove rettifica il piano, modificato come scritto sulla stessa delibera su indicazione dei soli dirigenti scolastici, probabilmente a seguito delle pressioni di qualcuno di questi che ha voluto farsi la scuola più bella a scapito delle altre.
Ci ritroviamo così con scuole che storicamente sono cresciute insieme, salvaguardando nel tempo quel patrimonio di continuità didattica tra le classi e di collaborazione tra i cicli scolastici che le aveva contraddistinte, che vengono smembrate e riorganizzate secondo criteri che ci sfuggono. Creando invece una situazione complessivamente squilibrata a favore delle scuole che si affacciano sull’Aurelia e a danno di quelle che sono nell’entroterra o sul litorale.
Ci chiediamo quindi quale logica ci sia dietro un progetto che non ha radici di alcun tipo, mette insieme località che per storia e tessuto sociale sono molto differenti tra loro, l’esempio della scuola di Passoscuro unita a quella di Fregene rende palese quello che diciamo.
Ancora una volta dobbiamo denunciare questi atteggiamenti del Comune e dell’Assessore Onorati, che invece di curare gli interessi dei propri cittadini e del proprio territorio, in questa occasione hanno approvato con superficialità, un progetto voluto da qualche dirigente che pensa più al suo ritorno personale che alla qualità della scuola e del territorio dove risiede. Se ne sono infischiati dei pareri dei genitori, dei docenti e del personale ata che nei consigli di circolo e di istituto, avevano assennatamente votato un progetto che ritenevano rispettoso della storia e della cultura delle loro scuole e soprattutto rispondente alle necessità di un territorio molto complesso. Ancora una volta un’Amministrazione sorda e cieca alle necessità di un territorio che per numero di abitanti, per capacità produttiva, per vitalità culturale meriterebbe di essere trattato in tutt’altra maniera.
 
Lettera firmata da: Roberto Saoncella, Segretario Unione Comunale Partito Democratico di Fiumicino
 
 
 

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