
I pescherecci strusciano sul fondale nel tratto dalla darsena alla passerella
di Umberto Serenelli
Il dragaggio del porto-canale di Fiumicino effettuato nei mesi scorsi è inadeguato. Tuonano così i pescatori di nuovo alle prese con il basso fondale in alcuni punti del fiume. La categoria, dopo anni di richieste, si aspettavano un escavo fatto bene e invece risulta a “macchia di leopardo” che non risolve il problema della sicurezza della navigazione.
“Dopo appelli e denunce, tre mesi fa, sono iniziate le operazioni per adeguare la profondità della Fossa Traianea – precisa Gennaro Del Prete, presidente della cooperativa “Pesca romana” – che si sono interrotte, almeno così crediamo, e in diversi tratti di fiume, quello a ridosso della passerella per fare un esempio, il fondale è rimasto lo stesso e la navigazione è a grosso rischio”.
Stando a quanto infatti sottolineano i lupi di mare la draga “Cavalier Sergio M.” ha effettuato le operazioni di prelievo solo nel tratto tra la foce e l’ingresso della darsena, escludendo i circa 200 metri in direzione passerella. “Eravamo convinti che tale tratto venisse dragato dopo – aggiunge Del Prete – invece lo speciale mezzo non si è più visto. Doveva scavare un minimo di 16mila metri cubi di materiale e riversarlo nella vasca di colmata della darsena dei pescherecci. Cosa che non ci risulta: basta osservare il bacino che è praticamente vuoto. Inoltre, la profondità del porto lascia a desiderare visto che doveva avvicinarsi ai 6 metri”.
La draga ha messo in sicurezza la foce eliminando la pericolo “barra” di sabbia ma non ha approfondito l’escavo all’interno della darsena, ove ormeggiate circa 200 imbarcazioni da diporto. Gli skipper delle barche a vela hanno manifestato problemi perché al centro il pescaggio è basso e ciò è causa di disagi ai gusci in vetroresina. “Nel canale vicino alla passerella attraccano pescherecci superiori alle 100 tonnellate – conclude il Presidente – che hanno l’elica intubata e si blocca per la presenza di fango. Non possiamo poi fare il pieno di carburante altrimenti lo scafo appesantito si pianta sul fondale. Chiediamo all’Autorità portuale di completare l’escavo perché i disagi aumenteranno con la stagione calda e a causa del basso livello del fiume”.






