
Quest’anno non ci saranno manifestazioni civili nè la tradizionale processione, alle 17 il Vescovo Gino Reali, presso la parrocchia S.Maria Madre della Divina Provvidenza
di Dario Nottola
Domani il Comune di Fiumicino festeggia il suo S.Patrono, Ippolito. Uffici comunali e pubblici e le scuole rimarranno chiusi.
Non ci saranno manifestazioni civili nè la tradizionale processione, con la carrozza che trasporta le reliquie, ma solo la solenne concelebrazione presieduta, alle 17, dal Vescovo di Porto e S.Rufina, Gino Reali, presso la parrocchia S.Maria Madre della Divina Provvidenza, ad Isola Sacra, luogo a poche centinaia di metri dal luogo della Basilica paleocristiana in via Redipuglia dove furono rinvenute le reliquie del martire.
Dalle ore 16 di oggi, domenica 4 ottobre, fino alle ore 12 di domani, lunedi 5 ottobre, si potranno visitare le reliquie del santo Patrono nella parrocchia S.Maria Porto della Salute, prima del trasferimento ad Isola Sacra.
E’ una festa legata alle origini di questo territorio: Ippolito è uno dei primi martiri della storia del cristianesimo e subì la persecuzione ed il martirio nell’antica città di Porto che due millenni fa, come è ancora oggi, era il crocevia dei traffici in arrivo e partenza da Roma. Qui era il porto di Roma e qui giungevano i primi seguaci della nuova dottrina in cerca di proseliti e spesso cadevano vittime delle persecuzioni.
La storia vuole che Ippolito, scoperto a celebrare la messa nell’Isola Sacra, fu catturato e gettato in un pozzo con le mani ed i piedi legati. Un dipinto murale nella piccola cappella annessa alle rovine dell’antica basilica, raffigura il drammatico momento del martirio. Un analogo dipinto si conserva nella basilica di S. Lorenzo in Damaso di Roma, dove nel 1737 furono traslate parte delle reliquie di S. Ippolito. Scavi archeologici condotti nel 1970 presso la basilica paleocristiana di S. Ippolito in Isola Sacra, consentirono il ritrovamento del sarcofago con i resti del santo, attestati da una piccola iscrizione marmorea: “Qui riposa il beato Ippolito martire”.