
Secondo il WWF Roma e Area Metropolitana, occorrono misure urgenti e straordinarie anche per aree naturali protette e fauna selvatica
Brucia il Lazio, brucia il territorio a pochi passi dalla Capitale, nei Comuni di Tivoli (letteralmente in fumo la Riserva Naturale di Monte Catillo), di Fara in Sabina, di Velletri (sull’Artemisio). Fortemente a rischio il Sistema delle Aree Naturali Protette.
Nella comunicazione diffusa dalla Regione, il direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, Carmelo Tulumello ha affermato: “Lo stato di calamità è finalizzato al richiedere al Governo provvedimenti straordinari per potenziare ulteriormente la capacità di contrasto degli incendi e risorse per ristorare amministrazioni, operatori economici ed agricoltori pesantemente danneggiati dagli eventi di questi giorni”.
“Non possiamo che condividere le ragioni che hanno indotto la dichiarazione di calamità naturale – aggiunge Maggini – e riteniamo che l’evidenza dei danni subiti dal territorio e da quanti lo vivono, vada estesa anche a quelle porzioni di territorio non interessate da attività produttive in senso stretto. Il patrimonio naturale eroga servizi ecosistemici a vantaggio di tutti, il danno arrecato dagli incendi è pertanto incalcolabile. Occorrono misure urgenti e straordinarie anche per aree naturali protette e fauna selvatica.”
Sicuramente tra le “categorie” più colpite deve essere annoverata la fauna selvatica, non solo per i numerosi individui di tante e diverse specie selvatiche direttamente uccisi dalle fiamme, ma per gli ambienti totalmente stravolti dal fuoco che accoglievano tane e nidi, per la perdita di fonti di alimentazione andate distrutte, per l’impatto sulle nuove generazioni non ancora in grado di essere pienamente autonome.
“Chiediamo allora che la Giunta regionale – conclude Maggini – in coerenza con l’atto già promulgato disponga il blocco dell’apertura della caccia per la stagione 2021-2022. Chiediamo alle stesse associazioni venatorie di sostenere tale richiesta e tutte quelle misure utili a sostenere la fauna selvatica in un momento tanto difficile. Una situazione veramente drammatica che chiede la disponibilità di tutti, lasciando da parte pregiudizi ed atteggiamenti corporativi.”






