
Tornare a parlare del treno a Fiumicino significa investire nel futuro di una città che cresce
di Fiumicino Online
Torniamo a parlare della necessità che il collegamento ferroviario raggiunga di nuovo la città di Fiumicino. Un tema sentito, urgente, che continua a emergere con forza dalle voci dei cittadini e dei nostri lettori. Dopo le numerose segnalazioni arrivate in redazione – come quella di Alessandro, pubblicata questa mattina (Clicca qui) – è evidente che non si tratta di nostalgia, ma di un bisogno concreto di mobilità, lavoro e dignità urbana.
Oggi il treno si ferma all’Aeroporto Leonardo da Vinci, collegando efficacemente lo scalo con Roma. Ma la città, paradossalmente, resta esclusa. È una contraddizione che pesa ogni giorno sulla vita di migliaia di residenti.
UNA STORIA INTERROTTA Molti anni fa il treno arrivava davvero in città. Fiumicino aveva una sua stazione, un collegamento diretto che consentiva a cittadini e lavoratori di muoversi senza dipendere dall’auto privata o da un sistema di autobus spesso insufficiente. Poi tutto è stato rimosso: linea, stazione, servizio. Un vuoto infrastrutturale che il territorio paga ancora oggi. Ripristinare quel collegamento non sarebbe un salto nel buio, ma un ritorno al buon senso.
LA VOCE DEI CITTADINI E DELLE ISTITUZIONI La richiesta non arriva solo dal basso. Anche il Sindaco ha recentemente parlato della realizzazione di un collegamento su rotaia tra l’aeroporto e la città (Clicca qui), sottolineando come Fiumicino debba tornare a essere pienamente connessa, “unita con il resto del mondo”. Un segnale politico importante, che va raccolto e trasformato in progetto. Perché un treno che dall’aeroporto entra in città non è un lusso, ma una risposta a esigenze quotidiane dei lavoratori aeroportuali, pendolari e studenti
UN VANTAGGIO PER TUTTI Riportare il treno a Fiumicino significherebbe: ridurre il traffico e l’inquinamento, oggi insostenibili; alleggerire le strade e migliorare la qualità dell’aria; dare valore al territorio, anche in chiave turistica; garantire un diritto alla mobilità che oggi è negato. Una città che ospita il principale aeroporto del Paese non può restare tagliata fuori dalla rete ferroviaria.
E’ IL MOMENTO DI AGIRE Le richieste sono chiare, le voci sono tante, le condizioni ci sono. Ora serve volontà e progettualità. Tornare a parlare del treno a Fiumicino non significa guardare al passato, ma investire nel futuro di una città che cresce e che chiede, legittimamente, di non essere lasciata indietro. Il treno deve tornare in città, non per nostalgia, ma per necessità.






