
Infuriato il proprietario della spiaggia attrezzata “20° all’ombra” escluso dagli interventi a protezione della costa
di Umberto Serenelli
I residenti a Focene plaudono alla costruzione di una scogliera davanti al tratto di costa dove sorge il chiosco “Baraonda” e alcune abitazioni a rischio. L’opera viene annunciata dall’Assessorato regionale al Demanio che ha stanziato 350mila euro.
È invece infuriato il titolare della struttura “40° all’ombra”, l’ultima a nord della cittadina costiera, che non è stato preso in considerazione eppure presenta gli stessi problemi del “Baraonda” per i quali da anni sta lottando.
“Dopo una lunga serie di proteste e incontri con Comune e Regione sono finalmente arrivati i fondi per sistemare un tratto di litorale che non ha fatto dormire tranquille molte famiglie e un operatore balneare – commenta Antonella Gardin, presidente del Nuovo comitato cittadino di Focene – Nel ringraziare le istituzioni, auspichiamo che gli interventi inizino presto perché davanti all’accesso del chiosco ‘Baraonda’ sono stati installati dei new jersey che purtroppo non riescono a contenere l’impetuosa spinta dell’acqua di mare. Questa, infatti, filtra tra i blocchi in cemento allagando viale Focene: ciò è un pericolo per il traffico veicolare”.
La Presidente confida poi che vengano presto messi in cantiere anche gli interventi sulle scogliere a protezione del chiosco “40° all’ombra”, escluso per il momento dal progetto urgente varato dal dicastero dell’Assessore Fabrizio Ghera.
“Da diversi anni, cerco come posso, di difendermi dalle mareggiate che rischiano di spazzare via la struttura e faccio tutto con le mie forze – afferma Antonio Quaranta, titolare di ’40° all’ombra’ – All’insegna del ‘fai da te’ ho già sistemato sacchi di sabbia a protezione della passerella che dall’arenile accede al chiosco ma sono convinto che la barriera durerà poco contro la violenza delle onde. Torno quindi a lanciare un appello affinché si disponga anche di un provvedimento sulla sprofondata diga davanti al mio tratto di arenile“.
Versa in grosse difficoltà il “Baraonda” che ha perso parte della veranda e non apre da due stagioni. I new jersey, posati a tutela degli edifici dall’assessorato ai Lavori pubblici di Fiumicino, sono sprofondati e le onde si spingono all’interno delle abitazioni che, per effetto dell’erosione, si trovano oggi a circa una decina di metri dalla battigia.
Negli anni passati, due proprietari di case che si erano allagate, in preda alla disperazione, sono arrivati a incatenarsi ai pali di sostegno del chiosco in segno di protesta. Era dunque molto atteso il finanziamento della Regione la cui operazione metterà in sicurezza una fascia costiera e scongiurerà gli allagamenti della litoranea di Focene.
“Ho appreso la notizia con gioia e ringrazio per la sensibilità mostrata dalla Regione in particolare dall’assessore Ghera – dice Maurizio Contestabile, proprietario del ‘Baraonda’ – Vorrei anche estendere un plauso all’amministrazione di Fiumicino con in testa il Dirigente del Demanio”.






