
All’Ecomuseo il racconto della sua opera contro la malaria tra Ostia e Fiumicino, con documenti, testimonianze e la proiezione del film dedicato
di Dario Nottola
Sabato 6 dicembre, alle 15, all’Ecomuseo del Litorale Romano, Polo Ostiense “Maria Pia Melandri”, in Via del Fosso di Dragoncello 172, per la Rassegna “Le date”, 1925/100°” ci sarà l’appuntamento “GIOVAN BATTISTA GRASSI, IL CACCIATORE DI MICROBI”.
La storia dimenticata del mancato conferimento del premio nobel a Giovan Battista Grassi e l’opera dello scienziato ad Ostia e Fiumicino nel primo quarto di secolo del novecento, illustrate con documenti e film d’epoca.
A seguire la Proiezione del film “Storie della malaria sul Litorale Romano alla fine dell’800” di Paolo Isaja e Maria Pia Melandri, film documentario di ricerca con le testimonianze dei discendenti dei pionieri ravennati bonificatori del litorale, raccolte ad Ostia Antica negli anni 80 e 90 del 900, racconta le difficili esperienze di vita sul delta del Tevere. Fra le testimonianze in video riveste particolare importanza quella di colui che da bambino conobbe Grassi a Fiumicino e fu da lui curato. Tutte le attività sono ad ingresso libero e gratuito.
Il legame tra Grassi ed il territorio di Fiumicino è riconducibile alla malaria, la terribile epidemia che nel corso dell’ ‘800 colpì in modo particolarmente la campagna romana ed anche Fiumicino. Il medico è particolarmente legato alla storia locale, proprio per aver avviato la profilassi antimalarica in tutta la campagna romana, salvando dalla malattia molti contadini che nei primi del ‘900 lavoravano e vivevano con le proprie famiglie nel territorio.
Nel 1898 Grassi iniziò un ampio studio che costituì una svolta nello studio e nel trattamento della malattia. Grassi continuò i suoi studi anche dopo la prima Guerra Mondiale, quando la malaria tornò a far sentire i suoi effetti. “Fondò nel 1918 l’Osservatorio della Malaria, proprio in quello che conosciamo come “Palazzo Grassi”, lungo la via Torre Clementina, e in passato sede del nostro Comune. Grassi è sepolto secondo sua specifica volontà nel cimitero di via Portuense a Fiumicino, insieme alla moglie e alla figlia. Da anni la Pro Loco di Fiumicino si occupa del decoro della tomba dell’instancabile medico con una inesauribile passione per la ricerca.






