
Tra gli indagati due assessori, un dirigente comunale e il direttore artistico.
Nuovo capitolo nell’inchiesta sugli appalti pilotati al Comune di Fiumicino. La Guardia di Finanza di Roma, su disposizione della Procura della Repubblica di Civitavecchia, ha eseguito nove misure cautelari nell’ambito del secondo filone di indagini.
Tre persone – il direttore artistico del Comune e due operatori economici – sono finite agli arresti domiciliari. Altri due assessori, un funzionario comunale e un imprenditore sono sottoposti a misure coercitive tra obblighi di presentazione, divieti e obblighi di dimora. Colpiti anche un dirigente, sospeso dalle funzioni per 12 mesi, e un imprenditore interdetto dal contrarre con la pubblica amministrazione per un anno.
L’inchiesta
Le indagini, coordinate dalla Procura di Civitavecchia, hanno acceso i riflettori sugli appalti nei settori delle politiche sociali, culturali e produttive del Comune di Fiumicino. Secondo quanto emerso, alcuni operatori economici avrebbero intrattenuto rapporti anomali con funzionari ed esponenti politici locali, i quali – in cambio di visibilità e avanzamenti di carriera – avrebbero garantito assegnazioni privilegiate attraverso gare pilotate o affidamenti diretti.
Un espediente ricorrente sarebbe stata la parcellizzazione artificiosa dei lotti, così da eludere l’obbligo di gara pubblica, seguita da proroghe contra legem dei contratti. La prima fase dell’inchiesta, a giugno 2025, aveva già portato a quattro misure cautelari nel settore delle politiche sociali. Questa seconda tranche ha invece riguardato gli eventi culturali dell’estate 2024 (tra Fregene, Passoscuro, Torre Clementina, Aranova e Corte Villa Guglielmi) e le luminarie natalizie 2024-2025 a Fiumicino e Isola Sacra.
Il procedimento trae origine da una verifica su una società che tra il 2018 e il 2023 avrebbe emesso fatture inesistenti per oltre 1,4 milioni di euro, senza contabilità né dichiarazioni fiscali. Dall’analisi dei flussi bancari sarebbero emersi immediati prelievi in contanti e trasferimenti all’estero. Una cooperativa, in particolare, avrebbe ricevuto 42 appalti per oltre 4,1 milioni di euro, ma avrebbe emesso fatture quasi doppie rispetto agli affidamenti ricevuti.
Al centro dell’inchiesta figurano il direttore artistico, che secondo gli inquirenti avrebbe pilotato l’individuazione delle ditte per eventi e luminarie; il dirigente dell’area Suap turismo e cultura, firmatario di numerosi affidamenti diretti; e un funzionario dell’ufficio cultura, ritenuto in costante rapporto con il direttore artistico e responsabile di procedure dichiaratamente illegali. Sul fronte politico, coinvolti l’assessore alle attività produttive e l’assessore alla cultura e turismo, indicati come punti di collegamento tra amministrazione e imprenditori.
Secondo la Procura, il quadro restituito da intercettazioni e interrogatori evidenzia un sistematico asservimento della funzione pubblica, con funzionari e politici pronti a fornire anteprime dei bandi agli imprenditori amici, concordando modalità e tempi di partecipazione.
Si ricorda tuttavia, che gli indagati restano al momento colpiti solo da gravi indizi, con la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
La nota dell’Amministrazione Comunale
“L’Amministrazione Comunale di Fiumicino ha preso atto, con la massima attenzione, del comunicato stampa diffuso dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia. I fatti oggetto dell’indagine assicurano da parte dell’Amministrazione un atteggiamento improntato alla massima serietà e rispetto nei confronti dell’azione giudiziaria, confermando la piena disponibilità a collaborare in ogni forma e sede.
Il Sindaco, pertanto, sarà ascoltato nei prossimi giorni per offrire il proprio contributo sulle vicende, nella piena collaborazione istituzionale e nella massima trasparenza, in linea con lo spirito con cui la Città di Fiumicino sta affrontando la vicenda.”






