Nelle ultime settimane si succedono sempre più gli avvistamenti
di Dario Nottola
Uno spettacolo della natura: i delfini sono sempre più di casa nel mare di Fiumicino. Si succedono nelle ultime settimane, sempre di più, infatti, gli avvistamenti, grazie anche alle segnalazioni e alle uscite in mare per il progetto “delfini capitolini” dell’Oceanomare-Delphis Onlus.
Il 17 agosto è stato avvistato un gruppetto di delfini in alimentazione nei pressi delle piattaforme di Fiumicino; erano sparsi in un’area molto ampia delimitata da diversi pescherecci. Il secondo, relativo al 18 agosto, grazie alla segnalazione di Milo Ingravalle & Marisa Falchi di Nautica Fabietti srl: due individui adulti approcciati di fronte al porto di Ostia, non distante da Fiumicino. Ed il 20 agosto un nuovo bel gruppo di tursiopi. Gli animali, una ventina, inclusi diversi cuccioli, si alimentavano e socializzavano sotto gli occhi increduli di diverse barche. Tutto ciò dopo che, a fine luglio, uno splendido avvistamento era già arrivato grazie ad un segnalatore del gruppo di Nautica Fabietti srl, Gabriele Coco, che ha avvisato i ricercatori della presenza degli animali nei pressi delle piattaforme petrolifere antistanti Fiumicino: è stato possibile quindi per loro intercettare in tempo utile il gruppo di tursiopi ed effettuare la loro cattura fotografica. Gli animali si spostavano molto velocemente all’interno dell’area, probabilmente per la presenza di numerosi cuccioli.
“Siamo riusciti allora ad effettuare una raccolta dati molto soddisfacente. Non smetteremo mai di ringraziare tutti i nostri sostenitori e segnalatori per il loro fondamentale contributo – commenta Oceanomare, che poi lancia un appello a chi è in mare, su un natante – cogliamo l’occasione per ricordare che in prossimità di questi animali bisogna rallentare e non bisogna puntarli; è senz’altro più rispettoso nei loro confronti mettersi paralleli alla loro direzione di nuoto per osservarli evitando anche di ostacolare il nostro lavoro di ricerca. Come sempre durante l’uscita abbiamo raccolto una grande quantità di ‘marinelitter’, rifiuti marini, tra cui una pericolosissima rete che fluttuava proprio nell’area in cui è avvenuto l’incontro con i delfini”.