
“Non vogliamo essere ripetitivi, ma servono azioni concrete con sanzioni senza sconti”
“È passato un mese esatto da quando veniva annunciato, in maniera trionfante, la pulizia della discarica della Muratella. Parole come ‘task force’ e ‘lotta senza quartiere’ rimbalzavano sulla stampa locale e la promessa era quella di sorprendere e sanzionare sempre più chi si macchia di offese all’ambiente ed al nostro territorio, che meritano rispetto” lo dichiara Carlo Rosati, Segretario del Partito Socialista Italiano di Fiumicino.
“È passato un mese esatto – aggiunge – e oggi allertati dalla telefonata di cittadino e nell’ambito della costante vigilanza che svolgiamo sul tema della pulizia e del decoro, ci siamo trovati davanti a uno scenario desolante, che solo le immagini riescono a descrivere“.
“La stradina che costeggia il ponte sull’autostrada è ancora una volta teatro di un deposito di spazzatura ancor più grande di quello segnalato nei mesi passati. C’è di tutto – rimarca Rosati – poltrone, frigoriferi, televisori, enormi macigni di polistirolo di origine sconosciuta e tanta tanta spazzatura domestica. Un discarica lunga un centinaio di metri“.
“Proseguendo il tour del degrado, ci siamo diretti verso la zona di Breccia, dove sebbene in effetti abbiamo riscontrato una situazione leggermente migliore rispetto al passato – sottolinea – abbiamo però notato la formazione di nuove montagne di rifiuti. Continuando ancora, abbiamo constatato, un amaro niente di nuovo, per le strade di Maccarese, con il problema dei rifiuti a bordo strada non risolto, terminando infine il nostro giro davanti a una montagna di spazzatura sul lungomare di Maccarese”.
“Non vogliamo essere ripetitivi ma lo saremo: servono azioni concerete e definitive di bonifica e servono prevenzione seria e sanzione senza sconti. I programmi, i proclami e le parole altisonanti non risolvono il problema, lo rendono grottesco. Il nostro territorio merita rispetto, chi ci vive lo pretende. Noi amiamo realmente il Comune dove viviamo e proseguiremo nel nostro impegno finché l’ultimo sacchetto di rifiuti sarà rimosso” conclude Carlo Rosati