La struttura sorgerà, in via Coni Zugna, all’Isola Sacra, grazie ad autofinanziamento e donazioni
di Alessandra Zauli
Questa mattina, alla presenza del sindaco Mario Baccini, la cerimonia, con la posa della prima pietra, per dare il via alla costruzione della “Casa di Enzo”, a cura dell’associazione Insieme con i
Disabili, che prevede 9 stanze, dedicate ad assistere i disabili non auto sufficienti quando le famiglie saranno impossibilitata a seguirli.
La “Casa di Enzo”, dedicata alla memoria di Enzo Freda, giovane disabile scomparso nel 2013, sorgerà, in via Coni Zugna, all’Isola Sacra, grazie ad autofinanziamento e donazioni. Verrà costruita nella parte posteriore del Centro diurno, inaugurato lo scorso 28 settembre e che sta già ospitando fino a 20 persone adulte con disabilità.
Il Comune, grazie al supporto dell’ex Sindaco Mario Canapini e dell’ex consigliere Gino Percoco, scomparso alcuni anni fa, concedette ad uso gratuito il terreno.
Alla cerimonia presenti, tra gli altri, oltre al Sindaco Mario Baccini, anche l’assessore ai Servizi Sociali Monica Picca, il consigliere regionale Giuseppe Cangemi e quasi tutti i consiglieri comunali.
“Siamo arrivati finalmente alla posa della prima pietra del Dopo di noi – spiega Elisabetta Fratini, presidente dell’associazione Insieme con i Disabili, che ha lanciato anche un Sos economico a Comune e Regione – Lo abbiamo sognato, immaginato, e voluto con tutte le nostre forze”.
“Il pensiero del futuro ‘dopo di noi’ non deve essere affanno, sofferenza, preoccupazione – ha sottolineato la Presidente – Le famiglie come le nostre , che hanno una persona con disabilità, che non può gestire da sola la propria vita e che ha bisogno di essere assistita e sostenuta sempre, devono sapere che c’è un progetto anche per loro. Il pensiero che tutto l’amore di cui li abbiamo circondati, possa finire con noi é inimmaginabile e lacerante”.
“Il nostro progetto – spiega Fratini – ha visto realizzare come primo step il Centro Diurno e ne siamo molto orgogliosi: finalmente qui ora i ragazzi possono passare pomeriggi in allegria e serenità, svolgendo attività di vario genere e soprattutto non sono mai soli, ma sempre in compagnia, si confrontano tra di loro e interagiscono con i volontari, ai quali rivolgo un ringraziamento speciale. Ora stiamo per affrontare la seconda tappa, il Dopo di noi. Continueremo a lavorare senza sosta e strenuamente perché c’è ancora tanto da fare“.
La casa porta il nome di Enzo, la cui mamma era oggi presente e lo ha voluto ricordare, insieme a noi che lo abbiamo conosciuto, come sia stato un ragazzo davvero speciale, sempre sorridente. Il nostro pensiero va a lui ed ora buon lavoro a tutti con la raccomandazione di sostenere questo piccolo miracolo che possa vedere la luce al più presto possibile.