
Una tempesta di messaggi travolge le vie del Comune in occasione della Giornata Internazionale della Donna.
A partire dalle prime luci dell’alba di questa mattina, i muri della nostra città sono stati invasi e ricoperti da biglietti colorati: piccole finestre che si aprono sull’universo femminile. Frasi che parlano di forza e di fragilità, di coraggio e di paura, di rabbia e d’amore. Di diritti, di parità, di rispetto e di tutele.
Un’iniziativa di cui non si conosce la paternità (o, più probabilmente, la maternità) ma di cui si comprende l’intento: rispondere con la poesia, la cultura, il colore e la bellezza alle storture ancora presenti nel nostro sistema, affinché la ricorrenza dell’8 marzo non resti priva di significato.
La condizione delle donne in Italia è radicalmente cambiata rispetto al passato, grazie a una maggiore partecipazione alla società e alla vita politica, ma i limiti sono ancora numerosi e molto evidenti. Perché alla Donna sia riconosciuto pieno valore sociale e affinché sia raggiunta la reale parità di cui si avvantaggerebbero tutte e tutti, occorrono riforme e interventi normativi, e occorre soprattutto promuovere un cambio di paradigma culturale.
Il messaggio con cui Fiumicino si è svegliata oggi è questo: la lotta femminile è lunga e difficile, e oggi è più viva e colorata che mai.