Un libro da leggere, un libro di memoria, un libro per non dimenticare
di Alessandra Zauli
A poco più di quattro anni dalla sua scomparsa, Fiumicino ha voluto ricordare il grande attore di teatro, cinema e televisione, Flavio Bucci, nell’ambito degli “Incontri Letterari”, con la presentazione del libro di Marco Sani, “Conversazioni al bar con….Flavio Bucci”, fortemente voluta dal Consigliere Massimiliano Catini, amico personale dell’attore. Ad introdurre e moderare l’incontro la giornalista Emma Evangelista.
Dopo il saluto istituzionale del Sindaco Mario Baccini e del Presidente del Consiglio Comunale Roberto Severini, sono intervenuti lo scrittore Marco Sani, il Consigliere Comunale Catini, l’attore Gigi Mezzanotte e il fratello dell’attore Flavio Bucci.
Flavio Bucci un uomo fuori dagli schemi, anticonformista, con un carattere spigoloso ed una vita vissuta borderline, che ha voluto rilasciare pochissime interviste. Questo è l’unico libro che parla di lui, dove al suo interno si leggono una serie di domande poste a Flavio nei momenti sereni della vita quotidiana, da lui vissuta con accanto pochi ma fidati amici. Stile di vita ai limiti, odiava i personaggi del cinema, amato dalla politica soprattutto da Andreotti, è stato un uomo che spesso creava problemi. Una volta, un aneddoto narra che abbandonò il palco perché aveva dimenticato le parole del testo da recitare, lasciando gli spettatori lì, senza alcuna remora.
L’attore, arrivato a Passoscuro in precarie condizioni sanitarie e molto debilitato, si riprese e questo luogo fu la sua redenzione. Una frase, riportata nel libro, emblematica, a tal proposito fu “sono nato a Torino ma a Passoscuro sono rinato”.
Flavio Bucci, scomparso il 18 febbraio 2020 a Passoscuro, dove viveva da diversi anniun attore dalla tecnica invidiabile, secondo, forse, solo ad attori del calibro di Carmelo Bene, ha portato in tv, sul grande schermo ed in teatro, personaggi al limite, con una grandezza interpretativa di livello eccezionale. Memorabili le sue interpretazioni, che rimarranno per sempre impresse nella storia del piccolo e grande schermo “La classe operaia non va in paradiso”, “La proprietà non e’ più un furto”, “Il Marchese del grillo”, “Suspiria”, “L’Agnese va a morire”, “Maledetti vi amerò”, oltre che del teatro italiano. Su tutte il ruolo di protagonista della serie televisiva “Ligabue” che gli hanno conferito la notorietà.
Doppiatore di grande livello, è stato ricordato dagli amici, con racconti, immagini, aneddoti che ne hanno esaltato la grandezza sia professionale che umana. Il documentario su “Salvo D’Acquisto” nel quale un Flavio Bucci ormai quasi al termine del suo percorso terreno, rimarca l’importanza di ricordare chi ha sacrificato la propria vita per permettere agli altri di poter vivere chiude l’incontro. Un libro da leggere, un libro di memoria, un libro per non dimenticare.