I lupi di mare “pescano” un natante di 7 metri con il tubolare lacerato e lo adagiano sulla banchina
di Umberto Serenelli
Pesca grossa per i lupi di mare della flotta di Fiumicino. Dalle acque del porto-canale è stato rimosso stamane il pericoloso relitto di un gommone lungo circa 7 metri.
La presenza della punta di tubolare sgonfio flottante, in prossimità di alcuni motopesca ormeggiati davanti alla Capitaneria di Porto, veniva segnalata da un mariano che si trovava a poppa di un peschereccio. Le urla dell’imbarcato hanno richiamato le attenzioni dei presenti sulla banchina sud che sono immediatamente accorsi e senza esitare hanno deciso di sollevare il gommone preoccupati dalla pericolosità dello scafo in vetroresina semiaffondato attorno al quale presente il tubolare lacerato in più punti.
“È stata avvertita la Guardia Costiera che si è precipitata in banchina mentre i pescatori stavano predisponendo il sollevamento del gommone – previsa Gennaro Del Prete, presidente della coop Pesca Romana – Utilizzando la fune principale delle reti per lo strascico siamo riusciti a sollevare il relitto che è stato poi adagiato sulla banchina». La preoccupazione della categoria è che il gommone, in balia della corrente, avrebbe potuto provocare danni agli scafi della flotta e alle eliche“.
“Comunque, il pericolo maggiore lo ha corso la piccola pesca – conclude Del Prete – perché urtare in navigazione il gommone sarebbe stato fatale per scafi e le persone a bordo di imbarcazioni di 5 o 6 metri. È andata bene perché ci siamo accorti e rimosso con tempestività l’ostacolo per la navigazione. Il problema dei relitti affondati a monte della Fossa Traianea resta e rappresentano un disagio ai natanti attraccati nel porto-canale e nella darsena. Chiediamo quindi la bonifica del canale navigabile dalla presenza di relitti affondanti che continuano a perdere i pezzi e che le piene del fiume trasferiscono alla foce”.
