Ha avuto luogo oggi, domenica 8 ottobre, al “Porticciolo al Faro” di Fiumicino, la presentazione del libro "Le nostre impronte sul mondo" introdotto da Velia Maria Lapadula e Leonardo Ducros, redattore della rivista L'Eco del Nulla e editor della raccolta.
Il libro è la raccolta delle sette storie legate da un filo invisibile, quello che è il nostro impatto futuro o passato su ciò che ci circonda, raccontato con storie e stili diversi dalle penne di sette artisti selezionati tra gli oltre ottanta autori partecipanti alla quarta edizione del premio Petrarca.fiv.
A prenderci per mano in questi brevi viaggi straordinari due delle autrici, Ilaria Petrarca e Beatrice La Tella, che con grande maestria trascinano il lettore all'interno di una narrazione così nitidamente dettagliata che sa travolgerci sia nel fantascientifico, che nella nostalgica descrizione della nostra Fiumicino.
Ed è proprio nel racconto di Ilaria Petrarca, "Campi minati", che Fiumicino entra prepotente, aprendo un confronto su quelle che sono le idee di come era e come dovrebbe essere un luogo del cuore, di noi e di Ilaria, cornice tanto nostalgica e cara al mondo letterario quanto a quello cinematografico che ruota intorno al Faro.
Un confronto che ha visto coinvolto anche il comitato Tavoli del Porto, su come il territorio venga plasmato dalle scelte che facciamo, ma anche e soprattutto dalle scelte non fatte.
Beatrice La Tella ha suggestionato i presenti con l 'incanto che ha provato: per la prima volta presente nella zona marina del vecchio Faro ha rivisto il suo paese natale, in provincia di Messina, nei suoi occhi che cercano il mare e vedono nel nostro territorio tante similitudini con la sua terra, che non ha descritto nel suo racconto, ma che tiene sempre con sé, dentro il suo inchiostro, regalandoci il racconto "Così in basso" e lasciando col fiato sospeso dalla prima all'ultima parola.
Una bellissima occasione che ci hanno donato per godere del loro talento e di un dialogo su posti dai quali veniamo e verso i quali andiamo, sempre accompagnati da quelle orme che lasciamo sotto e dietro di noi.
Oltre a quelli di Ilaria e Beatrice altri cinque i racconti di autori selezionati tra i vincitori: Tommaso Lisa (La Materia del Carabo), Francesco Pone (Il segreto dei netturbini), Alberto Grechi (Il battello di Hilde), Andrea Cappuccini (La città di sotto) e Giulio Iovine (Le orme del buio) vincitori di un premio indetto dalla rivista "L'Eco del Nulla" e promosso dal Comune di Figline e Incisa Valdarno.
www.ecodelnulla.it
(Foto gentilmente concesse da Gisella Gobbi)