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Studenti: spesa elevata a inizio anno

Notturni:“Vergogna: abolito l’abbonamento mensile del tpl per gli studenti”


Delibera di Giunta del 29 febbraio 2012, i prezzi della mobilità subiranno dei cambiamenti sostanziali: i pensionati con reddito Isee non superiore a 10 mila euro pagheranno un abbonamento annuale che passerà da 100 a 120 euro, gli  over 65, con reddito non superiore a 15 mila euro, pagheranno 130 euro, chi  non supera i 20 mila euro, corrisponderà 150 euro e gli under 26 vedranno abolita la tessera mensile.
 
Notturni (sx nella foto), coordinatore romano giovani Cambiare davvero: “Al già annunciato ‘caro scuola’ si deve aggiungere anche il ‘caro trasporti’. Prosegue la politica del comune di Roma di fare cassa a danno delle categorie svantaggiate”.
Al già annunciato “caro scuola”, ossia spese per libri, quaderni e iscrizioni all’università, quest’anno gli studenti dovranno aggiungere anche il “caro trasporti”. L’Atac ha infatti annullato la possibilità dell’abbonamento mensile, prevedendo soltanto quello annuale. Inoltre, si pagherà anche per i mesi estivi quando scuole ed atenei saranno chiusi. Le conseguenze? Notevoli disagi per le famiglie ed una spesa elevata già all’inizio dell’anno. Senza pensare poi all’Imu, che dovrà essere corrisposta per tempo, ai mutui incombenti ed agli affitti. Qui si va proprio in controtendenza: invece di rateizzare e quindi rendere più accessibili i servizi alle già tartassate famiglie, favorendole e agevolandole nei pagamenti, si chiede adesso, a settembre, di sostenere un’altra spesa ingente: quella dell’abbonamento mensile a bus e metro per i propri figli. Un vero e proprio salasso! Lo dichiara Giulio Notturni, coordinatore romano giovani Cambiare davvero.
Con la delibera di giunta del 29 febbraio scorso, i prezzi della mobilità hanno infatti subito dei cambiamenti sostanziali: i pensionati con reddito Isee non superiore a 10.000 euro pagheranno un abbonamento annuale che passerà da 100 a 120 euro, gli over 65, con reddito non superiore a 15.000 euro, pagheranno 130 euro, chi non supera i 20.000 euro corrisponderà 150 euro e infine gli under 26 vedranno abolita la tessera mensile.
“Ritengo che questa delibera per il trasporto pubblico locale penalizzi fortemente le fasce più deboli e svantaggiate, tra cui vi sono gli studenti e le loro famiglie – sottolinea l’esponente politico – la delibera, inoltre, non è conforme a quanto definito dalla Regione. Nella sostanza”, spiega Giulio Notturni, “la Regione non riporta la possibilità che Roma Capitale avvii questa politica tariffaria all’interno della delibera di giunta 654 del 28 dicembre 2011”.
“In ogni caso l’impossibilità di un abbonamento mensile pesa moltissimo nei budget già ridotti all’osso delle famiglie stremate dalla crisi. Abolire l’abbonamento impedisce quel poco di flessibilità utile all’economia dei cittadini e questo soltanto per fare cassa al comune di Roma. Chiedo pertanto l’immediato ritiro della delibera perché questa genera un problema enorme nella disponibilità mensile delle famiglie romane, già così profondamente provate”, conclude il coordinatore romano giovani Cambiare davvero.
 
 
 
 
 

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