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Provincia segreta: le cascatelle di Cerveteri

In questa prima puntata proponiamo una gita nella località Sasso

 

di Patrizio Pavone

 

Vogliamo proporre ai lettori una nuova rubrica intitolata “Provincia segreta”. Con una cadenza di uscita ogni due settimane, questa nuova rubrica, vuole offrire delle mete per una gita “fuori porta” di un giorno, in luoghi caratteristici per la bellezza paesaggistica, oppure per la sua storia, o anche per l’arte, in luoghi fuori dai soliti circuiti turistici, ma non per questo meno interessanti. Vi sarà poi spazio anche per la leggenda del luogo o per delle stranezze ad esso connesse.

 

In questa prima puntata proponiamo una gita nella località Sasso di Cerveteri. Non per una visita alla famosa necropoli etrusca, ma per apprezzare la zona nella sua veste più naturalistica: una indimenticabile escursione a piedi verso una bellezza naturale, le Cascatelle. Si tratta di due cascate e di due laghetti dove è possibile fare anche il bagno, nonostante l’acqua sia molto fredda.

 

L’ingresso (gratuito) si trova su via del Fosso del Norcino, che si può percorrere in auto sino ad un cancello che impedisce di andare oltre. Qui si lascia l’automezzo e si inizia la passeggiata che può essere fatta sia a piedi che in bicicletta. Vi è inizialmente una larga strada bianca al termine della quale si costeggia un vigneto sino ad arrivare ad un torrente, il Fosso Vaccina o Fosso della Mola che nasce sui monti Sabatini.

 

Qui inizia un sentiero più stretto, quasi tutto ombreggiato con alcune piccole salite e poi rapide discese, apprezzabilissime se fatte in bici. Dopo circa tre chilometri si arriva alla prima delle due cascate che gettano un’acqua limpida ma gelida in un delizioso laghetto. Poco più oltre ve ne è un secondo sovrastante quello appena lasciato. Eccoci arrivati ad un luogo meraviglioso.

 

Per arrivarci a piedi circa 40 minuti. Consigliamo di portarsi degli asciugamani per distendersi al bordo dei piccoli specchi d’acqua o per asciugarsi se avete deciso di tuffarvi, facendo attenzione a scegliere il centro del laghetto dove il fondo consente di non correre pericoli. Non ci sono strutture di bagnini o salvagenti. E’ un luogo ideale per un pic-nic o per foto stupende.

 

Questo angolo della Tuscia viene anche chiamato “l’Amazzonia del Lazio” per la vegetazione lussureggiante, il profondo silenzio e per una curiosa leggenda. Alcune decine di anni fa diversi cacciatori, a più riprese, affermarono di aver visto due lunghissimi serpenti, molto simili alle anaconde sud americane. Ma nessuno possiede foto di queste apparizioni.

 

COME ARRIVARCI: percorrere via Aurelia sino al bivio sulla destra con via Furbara Sasso (pochi chilometri dopo Cerevova); proseguire su questa strada per 4 km e poi prendere a destra su via Belvedere (SP14). Dopo un paio di chilometri sulla sinistra troverete via del Fosso del Norcino. Dal Grande Raccordo Anulare di Roma sono circa 40 minuti.

 

DOVE MANGIARE: se non si è optato per il pic-nic sul luogo consigliamo di raggiungere Cerveteri e andare a mangiare dove troverete un locale che richiama lo stile messicano “Il Quetzal”. Si trova in via delle Mura Castellane 56, dove troverete, ad un prezzo tra le 20 e 30 euro, cibi molto coinvolgenti come tacos, nachos, churros, ma anche prelibati piatti italiani a base di carne. Prenotazione allo 06 99552640.

 

 

 

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