
Giovedì 19, sullo sfondo di un tramonto che sa di respiro e consapevolezza, prende vita il quarto appuntamento della rassegna
Giovedì 19 giugno 2025, ore 19:30 – Un evento che non è solo cultura, ma resistenza. Una carezza che brucia. Una voce che rompe il silenzio.
Alla “La Grooveria” di Fiumicino, sullo sfondo di un tramonto che sa di respiro e consapevolezza, prende vita il quarto appuntamento della rassegna “Cadenze Letterarie”, con la presentazione del libro “Avevo gli occhi belli” di Valentina Iannoco, edito da Armando Editore.
Un libro che non si legge. Si ascolta. Si vive. Si ricorda. La protagonista è Anna Borsa, una giovane donna uccisa dal suo ex compagno nel 2022, mentre lavorava nel salone di parrucchiera dove si era ricostruita un presente. Anna non aveva scelto la cronaca, non voleva essere un caso. Aveva solo “gli occhi belli”, e il diritto di vivere. Oggi, grazie al coraggio civile di Valentina Iannoco, Anna ha una voce, ha pagine che raccontano chi era, non solo come è morta.
Chi era Anna Borsa? Anna Borsa è una giovane donna di Salerno, nata il 29 gennaio 1992, uccisa brutalmente il 1° marzo 2022. Una vita semplice, segnata da grande amore per la famiglia, i cani, la natura e i tramonti. Era riservata, poco incline al trucco o ai riflettori. Lavorava con dedizione e aveva una cerchia ristretta di amiche fidate. Il libro restituisce il suo mondo con toccante tenerezza, mettendo in luce un carattere gentile, generoso, talvolta fin troppo fiducioso.
“Mi chiamo Anna, ho 30 anni e li avrò per sempre” — è così che si apre la narrazione, che dà voce postuma a una donna ormai diventata simbolo.
“Avevo gli occhi belli” non è un romanzo. È una testimonianza reale. È un atto d’amore e di denuncia. È memoria che si ribella al silenzio.
E non è un caso isolato. Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno e aggiornati al primo semestre del 2025, in Italia si registra una donna uccisa ogni 72 ore, il più delle volte da partner o ex. Il 2024 si è chiuso con 126 vittime di femminicidio, il 92% delle quali uccise in ambito familiare o affettivo. Il fenomeno colpisce trasversalmente tutte le fasce sociali e non è legato a un singolo contesto geografico.
È per questo che Cadenze Letterarie porta in scena questo libro. Perché le parole possono ancora salvare. Possono educare. Possono scuotere.
In questa serata speciale, Valentina Iannoco, copywriter, laureata in Lingue, alla sua prima esperienza letteraria, ci accompagnerà dentro questa storia di coraggio. Il suo linguaggio è semplice ma tagliente, diretto, umano. La sua voce è quella che Anna non ha più. Con lei, sul palco: Dino Tropea, ideatore della rassegna e curatore letterario; Mauro Valentini, giornalista e scrittore, responsabile di collana per Armando Editore; Dott.ssa Sonia Buscemi, psicologa clinica; Dott.ssa Maria Grazia Imbimbo, docente e testimone attiva; Dott. Sergio Mingrone, promotore culturale.
Durante l’evento, letture sceniche daranno voce ai brani più intensi del libro. Ci saranno pause di riflessione, momenti di silenzio, ma anche musica scelta con cura, per accompagnare ogni emozione. L’autrice commenterà in prima persona i passaggi più forti, guidandoci attraverso una spirale di dolore, consapevolezza e rinascita collettiva.
La Grooveria, nel cuore di Fiumicino, si conferma come luogo dell’anima e culla della parola vera. Affacciata sul mare, abbracciata dalla luce dorata del tramonto, è il posto ideale per ascoltare ciò che spesso si ignora. Grazie alla sensibilità di Carmela Trivisonno, la cultura trova una casa che non ha bisogno di scenografie: basta il cielo, il mare, e le coscienze che si aprono.
Cadenze Letterarie non è una rassegna. È un luogo d’incontro. Una comunità che si forma attorno al libro, alla parola, alla testimonianza. Perché leggere non basta più: bisogna ascoltare, agire, partecipare.
L’evento è gratuito, ma i posti sono limitati. Per prenotare scrivi a: dino.tropea@gmail.com oppure contatta direttamente La Grooveria.
Hai un’opera che vuole parlare al mondo? Cadenze Letterarie è aperta anche a te. Scrivici. Lo spazio è libero, ma il messaggio dev’essere necessario. Vuoi rivivere il primo passo della rassegna? Scopri il video racconto del debutto su un viaggio fatto di parole, sguardi, silenzi che lasciano il segno.
Perché esserci? Perché ogni storia come quella di Anna è una finestra sul fallimento della società e un’occasione per riscattarci. Perché “Avevo gli occhi belli” non è solo il titolo di un libro, ma una frase che grida: non dimenticare. Perché leggere una storia è importante, ma guardare negli occhi chi la racconta cambia la vita.
Non restare a guardare il tramonto da casa. Vieni a viverlo con noi. Quando la luce cala, la verità si vede meglio. Scopri altri eventi, storie e parole che lasciano il segno su www.dinotropea.it
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