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Al Museo del Saxofono torna la rassegna musicale estiva “Fai Bei Suoni”

Sabato 7 giugno il primo appuntamento con gli ottoni dei Brassense

 

di Dario Nottola

 

Dopo la riapertura post restyling domenica scorsa, al Museo del Sassofono di Fiumicino arriva, per la sua sesta edizione, “Fai Bei Suoni”, la rassegna musicale estiva pronta ad animare le serate dal 7 giugno al 19 luglio, con otto appuntamenti musicali all’aperto.

 

Un’edizione speciale che, oltre alla qualità degli artisti coinvolti, offrirà al pubblico l’occasione di scoprire i nuovi spazi esterni recentemente rinnovati, cornice ideale per godere della musica dal vivo tra suggestioni sonore e bellezza architettonica. Un’esperienza che si abbina con l’occasione di ammirare anche la storica collezione di saxofoni del Museo, la più grande al mondo.

 

Ad aprire ufficialmente il festival, sabato 7 giugno, sarà il concerto dei “Brassense”, un ensemble unico nel suo genere: cinque ottoni accompagnati da chitarra, batteria, voce e percussioni, capaci di fondere repertorio classico, swing, jazz e funk in una performance travolgente. Un concerto che racconta l’evoluzione di un linguaggio musicale – quello degli ottoni – verso nuove forme e nuovi sensi (da qui il gioco di parole “Brass” + “Sense”), attraversando i grandi successi del passato con uno sguardo fresco e coinvolgente. Un evento pensato anche per mostrare al pubblico il restyling del Museo e inaugurare la stagione con un grande respiro di musica e festa.

 

Venerdì 13 giugno, l’atmosfera sarà vintage e danzante con i Big Night Players, orchestra dal nome ispirata all’omonimo film cult di Stanley Tucci. Il gruppo porta in scena il meglio del repertorio italo-americano del dopoguerra: swing sfrenato, sonorità anni ’50-’60, e brani intramontabili come That’s Amore , Mambo Italiano , Just a Gigolò . Una vera e propria celebrazione del gusto retrò oggi più che mai attuale, tra eleganza, ironia e ritmo travolgente.

 

Sabato 21 giugno si entrerà in un mondo più intimo e poetico con Fred in Jazz , raffinato omaggio di Angelo Trane a Fred Bongusto. La voce calda e vellutata dell’indimenticabile cantautore italiano si intreccia con sonorità jazz, bossa nova e swing, in una reinterpretazione moderna e suggestiva dei suoi successi più noti e delle gemme meno conosciute. Una serata che profuma di mare, malinconia e bellezza senza tempo.

 

Il 28 giugno la scena sarà tutta per un duo d’eccezione: Cicci Santucci alla tromba e Luca Ruggero Jacovella al pianoforte presentano “La leggenda del pianista sull’oceano”, viaggio musicale tra le più celebri colonne sonore del cinema italiano e internazionale. Dai capolavori di Morricone a quelli di Rota, passando per temi iconici come La dolce vita , Nuovo Cinema Paradiso e ovviamente La leggenda del pianista sull’oceano , di cui Santucci ha inciso la tromba solista. Ospite della serata la cantante Barbara Eramo, per un concerto denso di emozione e memoria.

 

Domenica 29 giugno, il Museo aprirà le sue porte in orario serale per un omaggio a Gianmaria Testa: alle 19 si terrà la presentazione del libro “Una vita costantemente irregolare” di Antonio Urso, seguita dal concerto multimediale “Da questa parte del mare” , con lo stesso Urso alla voce e chitarra e Andrea Fasano alla fisarmonica e tastiere. Un viaggio nel mondo delicato e profondo di Testa, fatto di canzoni che parlano di migranti, amore, silenzi, colline e nebbie, in un linguaggio musicale che sa fondere tango, jazz e poesia.

 

La sera di sabato 5 luglio sarà una festa piena di swing con “Una Botta di Swing” , spettacolo energico e ironico del batterista Alberto Botta – storico membro dell’orchestra di Renzo Arbore – affiancato da un quintetto scatenato. Un viaggio sonoro tra Gershwin, Cole Porter, Duke Ellington ei ruggenti anni ’20, per uno spettacolo che fa della leggerezza e del divertimento il suo tratto distintivo. Tra musica, gag e virtuosismi, Botta promette una serata di grande intrattenimento.

 

Il 12 luglio , invece, si cambierà atmosfera con il raffinato progetto “The Sound of Blue” di Renato Gattone. Un omaggio a grandi del jazz come Ellington, Mingus e Mulligan, reinterpretati in chiave intimista e moderna grazie a un ensemble inedito formato da cornetta, sax baritono, trombone, vibrafono e contrabbasso. Un’esperienza musicale capace di alternare virtuosismi e dolcezza, malinconia e leggerezza, toccando le corde più profonde dell’ascoltatore.

 

A chiudere la rassegna, sabato 19 luglio , sarà la band romana “Sixtofunk” , guidata dal bassista Christian Antinozzi. Il loro sound coniuga strutture jazzistiche con l’energia trascinante del funk, in un repertorio tutto da ballare nato nei vicoli di Roma e poi cresciuto nei migliori club della città. Groove, improvvisazione e grande interazione tra i musicisti sono gli ingredienti di una serata che si preannuncia esplosiva, perfetta per salutare l’estate del Museo.

 

Come ogni anno, i concerti del sabato saranno anticipati da apericene facoltative (su prenotazione) alle ore 20:30, al costo di 17 euro. I concerti avranno inizio alle 21:30.

 

 

 

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