
Califano (Pd): “Idea irrealistica mentre il Governo taglia fondi e indebolisce gli enti locali”
Si accende il dibattito sulla riforma costituzionale dedicata a Roma Capitale, un passaggio istituzionale destinato a ridisegnare equilibri e competenze all’interno della Città Metropolitana. Nel confronto tra istituzioni e territori emerge anche la proposta di una nuova Provincia “Porta d’Italia”, iniziativa che sta suscitando opinioni contrastanti e che divide amministratori locali e rappresentanti politici. In questo contesto si inserisce la posizione della consigliera regionale Michela Califano, che interviene criticamente sulla direzione del dibattito.
“È giusto e necessario avviare un confronto serio e approfondito sulla nuova legge costituzionale di Roma Capitale, per comprendere come questa si cala e impatta concretamente sui territori dell’intera Città Metropolitana di Roma. Capire la governance del futuro è fondamentale, ma da qui a far credere ai cittadini che la risoluzione di tutti i problemi sia l’istituzione della fantomatica Provincia ‘Porta d’Italia’ si rasenta la disonestà mentale e intellettuale verso i cittadini che si rappresentano” lo dichiara la consigliera regionale del Pd Lazio e segretaria del Pd di Fiumicino, Michela Califano.
“Mentre i relatori del convegno di ieri si sono dedicati a operazioni di ‘fanta-politica’ la realtà emersa in questi giorni nelle audizioni al Senato parla di tagli indiscriminati del Governo Meloni agli enti locali, di austerità finanziata e di risorse insufficienti persino per la gestione ordinaria degli asili nido del PNRR – rimarca – In un contesto dove il Governo taglia i fondi e introduce modifiche blitz ai LEP per favorire l’Autonomia Differenziata, la proposta di una nuova micro-provincia è un esercizio di pura propaganda, che ignora le reali esigenze delle comunità”.
“La priorità assoluta è lavorare tutti insieme affinché il Governo Meloni metta mano alla fallimentare Riforma Delrio, che ha mortificato le Province e reso incompiuto il percorso delle Città Metropolitane. Servono riforme serie e finanziamenti adeguati per gli enti esistenti, non nuove poltrone o inutili enti territoriali. Basta con la politica finta e snaturata; si faccia il bene reale dei cittadini che amministriamo” conclude Michela Califano.






