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Porto Turistico: un intrigo internazionale

Chiodi: “Porto Turistico- esondazione – Borgo di Fiumara Grande: cane che si morde la coda”


“Basta chiacchiere, basta prese in giro, fuori gli attributi” esordisce così Massimiliano Chiodi, presidente del “Nuovo Comitato Cittadino Focene”in merito alla situazione di  stasi che oramai attanaglia il porto turistico di Fiumicino.
“La situazione è divenuta insostenibile, è ora che qualcuno si assumi le  proprie responsabilità davanti alla cittadinanza – dice Chiodi – i cantieri navali chiudono, il numero dei natanti venduti cala vertiginosamente e mentre il porto turistico di Ostia verrà ampliato, c’è ancora chi vuole farci credere che questo porto a Fiumicino serva alla  cittadinanza ed a Fiumicino. La verità è ben altra e si allarga ad altre due grandi  questioni del nostro territorio: esondazione e borgo di Fiumara grande. I politici giustamente se ne guardano bene dal prendere posizioni ferme preferendo come sempre linee ambigue, ma giustamente cosa potremmo aspettarci  a pochi mesi dalle elezioni? Senza porto turistico, quella strada di accesso non servirebbe, e senza quella  strada di accesso il fantomatico problema esondazione rimarrebbe, anche se le ultime indiscrezioni parlano di una diversa funzione di quella strada, non più come argine. In tutto questo caos, oramai divenuto un intrigo internazionale, sono rimasti fuori i cittadini residenti del borgo di Fiumara Grande i quali da alcune interviste rilasciate dall’assessore di turno in regione verranno delocalizzati in  una zona li vicino, in un terreno di centinaia di ettari che fino ad ora si è salvato e che, se svincolato, permetterà a qualche big ulteriori colate di cemento in area sotto tutela”.
“Bene, non voglio pensare che dietro a tutto questo ci sia un disegno studiato a tavolino – ribadisce Chiodi – ma oramai i dati sono certi, e le domande sono diverse: come mai nessuno richiede la revoca della concessione del porto turistico ed eventuale riconversione del progetto in qualcosa di più utile per la città? Come mai non si riesce a trovare una soluzione alternativa al posto di delocalizzare i residenti del borgo di Fiumara Grande? Come mai nessuno parla di quei 120 ettari vincolati che potrebbero essere distrutti dal cemento? Dove sono finiti tutti i peones presenti il giorno della posa prima pietra del porto turistico?”.
“A queste domande sarebbe interessante ricevere delle risposte esaustive una volta per tutte, noi ci siamo stancati. Chiedono partecipazione, dialogo e nuovi patti amministrazione-cittadini, ma alla fin fine le decisioni vengono sempre prese senza ascoltare la cittadinanza. Da parte nostra ci sarà oltre alla critica anche la massima disponibilità al fine di perseguire e trovare soluzioni che siano vicine alle esigenze di una popolazione e di un territorio oramai massacrato” ha concluso Massimiliano Chiodi, Presidente Nuovo Comitato Cittadino Focene.
 
 
 
 
 

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