
“Soltanto così si potrà davvero creare un piano per la città”
“L’incontro tra il Sindaco di Fiumicino e il Questore di Roma Roberto Massucci per presentare, a diversi imprenditori del territorio, un nuovo piano per la sicurezza, è una iniziativa meritevole. Tuttavia, noto diverse e grossolane mancanze rispetto a questo piano” dichiara la consigliera regionale del Pd Lazio e segretaria comunale del Pd di Fiumicino, Michela Califano.
“In primo luogo – ribadisce – si è trattato di un evento al quale non è stata invitata e coinvolta nessuna figura istituzionale sovracomunale che rappresentasse la città. Nessun coinvolgimento delle sigle sindacali delle categorie economiche e sociali del Comune. Nessun rappresentante delle forze politiche. Sembra come che il Sindaco Baccini continui a considerare il governo della città come una sua prerogativa esclusiva, senza sentire la necessità di un ‘vero’ confronto più ampio e partecipato. Un atteggiamento che limita soluzioni realmente efficaci“.
“Perché la soluzione, questo credo lo sappia anche il primo cittadino – sottolinea Califano – non può essere esclusivamente quella della sussidiarietà, ovvero affiancare l’operato delle Forze dell’ordine ad associazioni private del territorio. La collaborazione tra istituzioni pubbliche e realtà private per rafforzare la sicurezza a livello locale non è nemmeno un’idea così innovativa. Si tratta di iniziative già sperimentate in passato, in diverse realtà, e i limiti sono emersi immediatamente, soprattutto nell’applicazione delle norme sulla sicurezza rispetto a chi ha titolo per fare cosa”.
“È risaputo – rimarca – che la sicurezza pubblica, così come la sicurezza urbana, sono ambiti regolati da norme e competenze ben specifiche a livello nazionale. Ci sono, infatti, soggetti pubblici, come le Forze dell’Ordine, che possono svolgere funzioni e attività che i privati non possono in alcun modo replicare”.
“In un territorio come Fiumicino, che ospita infrastrutture strategiche di rilevanza nazionale ed europea come l’aeroporto e il futuro porto commerciale, credo sia decisamente più importante puntare su un approccio integrato e sinergico. Ciò significa chiedere a tutti i livelli istituzionali di garantire presìdi di sicurezza adeguati e riconosciuti dall’ordinamento giuridico. Ampliare l’organico della Polizia Locale, arrivando anche a pretendere lo sforamento del limite massimo consentito vista la particolarità di Fiumicino. Solo così, con un vero potenziamento degli organici ‘ufficiali’ e ‘pubblici’ si potrà davvero creare un piano per la città. Il resto rischia di essere esclusivamente una vetrina personale con poche se non nessuna chance di riuscita” conclude Michela Califano






