Dalla Lega il Decreto che prevede l’istallazione delle telecamere all’interno delle scuole
“Dopo le notizie riguardanti tre maestre sospese dall’insegnamento a Fiumicino per presunti maltrattamenti sui bambini, dobbiamo porci degli interrogativi – è il commento di Vincenzo D’Intino, Presidente Commissione Trasparenza e consigliere della Lega – ma non tanto sugli episodi di attualità, quanto su ciò che il Comune abbia fatto nei due anni che separano il primo eclatante caso di una maestra arrestata per maltrattamenti”.
“Era il 2017 – ricorda D’Intino – quando Fiumicino fu coinvolta in un bruttissimo caso di maltrattamenti in classe, con tanto di arresto tra i banchi di scuola. Si parlò di intervenire, si disse che sarebbero state attuate delle contromisure, si parlò di uno studio sul burnout che non è mai stato posto all’attenzione del Consiglio“.
“Se oggi ci troviamo con tre maestre sotto la lente della magistratura è anche per l’assoluta mancanza di iniziative del Comune su questo fronte – ha evidenziato D’Intino – e non ci vengano a sciorinare adesso improbabili giustificazioni su cosa si stia facendo, perché un tema così delicato avrebbe voluto che fosse stata data nel tempo, e parliamo di due anni, un’informazione costante, almeno agli organi consiliari. Si spendono soldi per mini convegni, fatti in un’aula consiliare completamente deserta, dove si parla di temi delicatissimi senza alcun costrutto reale. Con persone competenti, non c’è dubbio, ma senza alcun impatto reale sull’esistente. E gli ultimi fatti di cronaca sono lì a testimoniarlo”.
“Ad oggi – conclude il Presidente Commissione Trasparenza e consigliere della Lega – l’unica forza politica che si è realmente mossa del problema è la Lega, con il Decreto che prevede l’istallazione delle telecamere all’interno delle scuole. E’ ora che anche a livello territoriale si dia avvio ad una seria analisi su ciò che accade all’interno dei plessi scolastici del territorio, a partire da quelli di competenza comunale”.
