I senatori Italexit chiedono a gran voce il mantenimento di ITA come proprietà dell’Italia
“I drammatici eventi bellici a cui stiamo assistendo ci consegnano, oltre all’orrore della guerra, uno sconvolgimento degli assetti geopolitici mondiali. Qualsiasi sia l’esito del conflitto, il mondo non sarà più lo stesso” lo dichiarano i senatori Italexit, Gianluigi Paragone, William De Vecchis e Mario Michele Giarrusso.
“Incredibile – proseguono – che in tale contesto il Governo lavori alla vendita di un asset strategico di primo ordine come la Compagnia di Bandiera ora ITA ed un tempo Alitalia. Un paese che vive soprattutto di turismo che decide di delegare a terzi il preziosissimo flusso dei passeggeri e dei traffici commerciali rappresenta un paradosso economico inaudito“.
“Ancora una volta le direttive penalizzanti di Bruxelles, causa della chiusura di Alitalia, si abbattono sul nostro tessuto socioeconomico generando impoverimento attraverso una sanguinosa emorragia di posti di lavoro ed investimenti nazionali. Chiediamo a gran voce il mantenimento di ITA come proprietà dell’Italia e ne auspichiamo, tra l’altro, la rapida crescita in modo da poter tornare ad essere quel vanto che in tempi passati il mondo ci invidiava” concludono Gianluigi Paragone, William De Vecchis e Mario Michele Giarrusso.
