Russo D’Auria:”Ora basta con le chiacchere. Dobbiamo unirci insieme per combattere questa ingiustizia”
Sono ormai 15 anni che il caso B4A tiene banco nel nostro comune. Ci sono cittadini costretti a pagare fior di quattrini per qualcosa che ‘potrebbe essere’. Infatti, i possessori di questi terreni, stanno pagando delle tasse come se il terreno fosse in teoria edificabile; la pratica però è che su quei terreni non ci si può costruire.
”Credo che sia proprio arrivato il momento di fare luce su questa situazione – esordisce Russo D’Auria, leader del Gruppo Indipendente Libero per Fiumicino G.I.L. – non è possibile che dopo 15 anni di battaglie siamo ancora al punto di partenza. Nulla è cambiato, è solamente uno scarico di responsabilità tra un ente e l’altro. Io, ed altre persone, stiamo pagando per un qualcosa teorico, un qualcosa che potrebbe, ma che nei fatti non è. Io con le mie monete reali sto pagando qualcosa che non c’è. Il Comune si deve assumere le proprie responsabilità, ed affrontare questo problema, perché ormai siamo quasi arrivati a saturazione. Stiamo pagando delle tasse ingiuste, ci sono anche famiglie che si sono indebitate per poter mantenere il terreno”.
“Voglio fare un invito a tutti quelli che vivono questa vicenda in prima persona come me – suggerisce Russo D’Auria – ci dobbiamo unire, e dobbiamo andare avanti con un unico intento: riuscire a sbloccare questa situazione. Mi rivolgo anche all’associazione di Pagliuca, che so che ha a cuore questo fatto; per questo dobbiamo avviare un’operazione congiunta che miri a dare seguito a tutte le proposte fatte durante le assemblee che abbiamo tenuto in questi anni. Secondo poi, e non meno importante, riuscire a rendere effettivamente edificabili quei terreni, renderebbe lo stesso comune di Fiumicino più ricco. Si verrebbe a creare un effetto a catena, che riguarderebbe tutti i soggetti interessati nella costruzione di un edificio: dall’idraulico, al manovale. Sarebbe un’operazione che promuoverebbe ricchezza, e sarebbe una vera e propria mano santa per il nostro territorio”.
Matteo Cassina
