
Esposto striscione a cerimonia intitolazione parco al giovane assassinato negli anni ’70
“Alberto non è una vittima della violenza come recita la targa che gli è stata dedicata oggi. E’ stato ucciso dallo Stato ed è vittima del clima di odio e di violenza antifascista di quegli anni”. E’ questo il duro commento di CasaPound Italia che ha partecipato lunedi mattina alla cerimonia dell’intitolazione di un parco ad Ostia, sul litorale romano, ad Alberto Giaquinto, ucciso nel 1979 con un colpo di pistola da un agente di polizia dopo una manifestazione in ricordo della strage di Acca Larenzia.
I militanti di Cpi hanno esposto un lungo striscione che recitava “ALBERTO, UCCISO DALLO STATO, VITTIMA DELL’ODIO ANTIFASCISTA” per tutto il tempo della cerimonia alla quale hanno partecipato anche il sindaco di Roma Alemanno e diversi esponenti politici ed istituzionali.
“La frase sulla targa – ha concluso CasaPound Italia – stride con le tante strade e piazze di Roma dedicate a quelle che sono state definite ‘vittime della violenza fascista’. Pretendiamo parità di trattamento per i caduti di quella che è stata una vera e propria guerra civile”.