
Nel caos l’inizio nuovo anno
Il nuovo anno scolastico ha appena avuto inizio, come programmato a maggio dalla Regione Lazio, e come ogni anno noi genitori ci troviamo a dover affrontare la mancanza di informazioni e il ritardato avvio di molti servizi comunali con pesante impatto sulle nostre vite quotidiane, sui nostri bimbi e non ultimo sulla nostra “produttività” in un momento di crisi economica del paese.
Mentre il servizio di trasporto scolastico è stato avviato mercoledì 11, con soli pochi giorni di ritardo, il servizio refezione vedrà probabilmente la luce non prima del prossimo 23 settembre: due settimane di ritardo rispetto all’avvio dell’anno scolastico. E questo a fronte della richiesta di pagamento del servizio in data 5 settembre scorso.
E nel frattempo, per chi può permetterselo, occorrerà pagare servizi di post scuola e costringere i bambini a mangiare con pranzo al sacco per due settimane. Alternativa, per chi lavora, uscita anticipata dall’ufficio per metà del mese di settembre.
E dire che la nuova amministrazione aveva promesso che avrebbe fatto meglio della precedente, che lo scorso anno avvio il servizio il 24 settembre.
Tengo inoltre a evidenziare che nelle scuole del comune di Roma, notoriamente ben più grande e complesso come gestione, i servizi mensa sono stati avviati il secondo giorno di scuola. E io che pensavo che vivere in un comune più piccolo, a “misura d’uomo” avrebbe permesso di avere servizi più efficienti.
Rimane comunque lo stupore di come sia possibile che ogni anno, pur sapendo in anticipo di diversi mesi la data di ripresa dell’attività scolastica, non sia possibile far partire contestualmente i servizi a essa correlati.
Lettera inviata da: Maria Moscatelli (mamma di una alunna dell’I.C. Grassi)
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