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Rifiuto iscrizione liceo Ostia

“Cosa farò da grande?”


Gentile Assessore alla Scuola, anche io mi unisco ai genitori che hanno scritto per avere delle spiegazioni per i tanti rifiuti che ci sono stati per le iscrizioni ai licei di Ostia per i ragazzi di Fiumicino. Noi cittadini di Fiumicino meritiamo almeno una spiegazione visto che ci vediamo costretti a obbligare i nostri figli a frequentare una scuola a cui non sono interessati.
Scuola che a noi costerà soldi da investire sull’acquisto di libri e tempo per aiutare i ragazzi a studiare materie a cui non interessano, probabilmente per ritrovarsi a fare un lavoro al quale non sono portati.
Da bambini li bombardiamo di domande … cosa vuoi fare da grande? Li obblighiamo a passare giornate intere chiusi in casa a studiare, a portare a casa voti buoni e poi non siamo in grado di dargli una scuola. Mia figlia frequenta la terza media, ha scelto di frequentare il liceo delle scienze umane presso il liceo Anco Marzio di Ostia, vuole diventare Assistente Sociale, dopo aver già sentito parlare dei tanti problemi che ci sono stati in passato per le iscrizioni in quel liceo per i ragazzi di Fiumicino abbiamo fatto la seconda scelta per il liceo classico, che comunque le avrebbe dato la giusta formazione per poter accedere all’università.
La terza scelta invece è stata fatta per una scuola a cui lei non era interessata, l’ha fatta per riempire uno spazio vuoto e dando per scontato che comunque al liceo classico l’avrebbero presa.
Arrivano le prime comunicazioni e io apprendo che mia figlia è stata accettata proprio nella scuola che non voleva frequentare. Che al liceo Anco Marzio il posto è riservato solo ai ragazzi con più punteggio, punteggio ottenuto con la vicinanza di casa e con la vicinanza del lavoro dei genitori. Quindi solo i ragazzi di Ostia e limitrofe.
Ora io mi chiedo, posso stare tranquilla e mettere lo zaino in spalla a mia figlia e farla uscire di casa la mattina alle ore 6 per farle prendere autobus e treni e mandarla a scuola a Roma? Sapendo che lei ha solo 13 anni e noi a Fiumicino abbiamo collegamenti praticamente fantasma?
Io la mattina esco all’alba per andare a lavorare e non ho la possibilità di accompagnarla, mio marito è turnista quindi anche lui non può aiutarla. Ho visto piangere mia figlia per questo, per la delusione e per la scuola e mi sento impotente, non so come fare. Non è giusto, c’è il diritto allo studio!!
Purtroppo la realtà è che bisogna prendere provvedimenti per questo Comune, i ragazzi sono tanti e visto che il biennio delle superiori è obbligatorio bisogna dare la possibilità ai ragazzi di poter studiare non possono essere tutti dirottati sull’istituto Baffi. Questo problema c’è ed è sentito da molte persone che come me desiderano vedere i propri figli andare a scuola per studiare serenamente.
Gentile Assessore la ringrazio tanto per l’attenzione e spero che arrivi al suo cuore il nostro messaggio. Il nostro perché anche se scritto da me è da parte di tutti i ragazzi di Fiumicino che domani si guarderanno intorno delusi e ricominceranno a chiedersi “Cosa farò da grande?”.
 
Lettera inviata da: Leonina Sterpi (Cittadina di Fiumicino e Mamma)
 
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