
Nel comune di Fiumicino sono stati oltre un centinaio gli interventi fino a notte fonda
di Dario Nottola
The day after. Allagamenti e cabine di stabilimenti balneari distrutte, con detriti sparsi sulla linea di costa. Decine tra alberi, cartelloni stradali, pali elettrici e telefonici caduti o pericolanti. Sul litorale romano, da Ostia a Passoscuro, passando per Fiumicino, Maccarese e Fregene, dopo la “tempesta” di vento, con raffiche fino all’alba ad oltre 100 chilometri orari, si fa una prima conta dei danni.
La mareggiata, ancora in corso, ha causato criticità a diversi stabilimenti di Ostia, in particolare, e Fregene (scoperchiate le cabine del Rio e del Patio), oltre ad accentuare il fenomeno erosivo.
Solo nel comune di Fiumicino, sono stati oltre un centinaio gli interventi, a cui fino a notte fonda, sono state chiamate la Protezione civile, Polizia locale e squadre comunali, tra alberi, pali e cartelloni caduti.
Nel comprensorio abitativo del Villaggio Azzurro, ad Isola Sacra, la caduta di un albero ha causato la rottura di una tubazione e sonostati posizionate due autobotti una in via Giuseppe Moschini e l’altra in via Lorenzo bezzi, per l’approvvigionamento dell’acqua fino al ripristino del guasto che è stato stimato per il pomeriggio. Sotto osservazione è rimasta l’area del vecchio faro, allagata dalle onde, mentre gli abitanti del Passo della Sentinella sono scesi in campo in prima persona per liberare un canale di scolo dalla mole di rifiuti trascinati dalla mareggiata.
Monitorate anche le scuole, oggi regolarmente aperte nel comune di Fiumicino. Ieri sera la Squadra dell’Ufficio Ambiente ha rimosso dei rami pericolanti davanti la scuola di via dell’Ippocampo a Fiumicino. Il sindaco Esterino Montino ha compiuto diversi sopralluoghi, dal faro fino a Fregene.






