“Investire sulla località sarebbe la vera dimostrazione pratica di volontà politica di gestire il territorio in forma policentrica urbana”
abbiamo ricevuto e pubblichiamo
Si è più volte affermato come lo sviluppo di Aranova, ossia la sua trasformazione da “città dormitorio” a “città attiva”, nella quale è piacevole e conveniente vivere, sia da connettere all’esistenza di una grande Piazza con un valido Centro Civico, dove concentrare – nei pressi della Chiesa – gli altri servizi urbani più importanti (sociali, sanitari, economici, direzionali, culturali, di sicurezza e di protezione pubblica, ecc..).
Si è anche già più volte affermato che questo insieme di strutture e servizi, costituenti il Centro della Città, accanto all’esistente Centro Commerciale e di Ristorazione, per essere attivamente e proficuamente operante deve poter essere facilmente e ricettivamente accessibile. Ciò presuppone l’esistenza anche di un capace parcheggio.
Detto parcheggio, per motivi economici (legati anche alle facilitazioni costruttive connesse alla favorevole situazione orografica esistente) e considerata pure la già quasi satura situazione della sosta veicolare della zona, non può essere altro che realizzato al livello di Via M. Rosi con sovrastante panoramica Piazza ed edifici del Centro Civico al livello della Chiesa (per un totale di circa 2.200 mq di spazi pedonali, compresi i portici).
Mentre la prima di queste due affermazioni (necessità della Piazza e del Centro Civico) è stata sempre unitariamente condivisa, tant’è che da privati è stato presentato uno specifico progetto, la seconda affermazione-proposta del CdZ (necessità del Parcheggio sottostante) è stata in parte contrastata con le più assurde considerazioni, primariamente quella che il parcheggio non serve.
Finalmente – però – dal Comune si è avuto un primo spiraglio di luce risolutiva, in occasione dell’approvazione delle “controdeduzioni” alle osservazioni presentate dai cittadini in merito al Piano Particolareggiato delle zone B3A e B4A di Aranova Centro (cfr. delibera di Giunta Comunale n.87 del 03/08/17). Infatti, nel testo di detta delibera in risposta alla specifica proposta del CdZ (n.4 del 16/12/16), circa l’indispensabilità del citato parcheggio, al relativo punto F si può leggere il parere tecnico “la proposta pure essendo condivisibile non è economicamente sostenibile”, seguito dalla controdeduzione che “si condivide quanto illustrato nel parere tecnico”. Il primo spiraglio di risoluzione della proposta del CdZ è appunto in detta “condivisione comunale” dell’indispensabilità del parcheggio, seguita – poi – da un’unica motivazione di non approvazione immediata della proposta medesima, connessa a motivi di sostenibilità economica, ossia lasciando – in sostanza – aperto il problema solamente per quanto attiene la sua parte finanziaria.
A questo riguardo nasce un secondo spiraglio di luce risolutiva della questione, consistente nella recente approvazione da parte della Regione Lazio della cosiddetta “legge di rigenerazione urbana” (cfr. delibera del Consiglio Regionale n.7 del 17/07/17). Infatti, questa legge ammette speciali premialità per quelle costruzioni che si caratterizzano – in particolare – per “qualificare la città esistente, limitare il consumo di suolo e aumentare le dotazioni territoriali, mediante l’incremento di aree pubbliche o la realizzazione di nuove opere pubbliche, ovvero il potenziamento di quelle esistenti, …” (cfr. articolo 1, comma 1c della legge regionale). Il parcheggio sotto la Piazza e del Centro Civico rientra appieno in questa logica di limitazione del consumo di suolo, senza – appunto – dover poi andare a ricercare ulteriori spazi di sosta a raso praticamente inesistenti. Nel caso specifico le premialità previste da questa legge riguardano la possibilità di poter considerare aree aggiuntive edificabili fino ad un massimo pari al 35% della superficie lorda esistente (cfr. art. 2 comma 2d). Già il solo aumento del 35% degli oneri concessori, dovuti per la realizzazione delle corrispondenti cubature aggiuntive, dovrebbe essere sufficiente per la costruzione del parcheggio da parte dei proprietari terrieri interessati. Senza poi dimenticare gli ulteriori eventuali proventi finanziari derivabili dalla stessa legge, il cui art. 1 al comma 4 prevede anche che “le aree oggetto di interventi di rigenerazione urbana costituiscono ambiti prioritari per l’attribuzione dei fondi strutturali europei a sostegno delle attività economiche e sociali”. Quanto sopra è stato comunicato al Sindaco Montino ed all’Assessore Di Genesio Pagliuca con email del 27/10 u.s. .
E se ciò ancora non bastasse, in definitiva occorre pure non dimenticare che il costo del parcheggio in questione rappresenta – al massimo – l’1% o il 2% del totale degli investimenti delle opere pubbliche impegnato ogni anno dal Comune di Fiumicino. L’investire su Aranova una tale cifra sarebbe la vera dimostrazione pratica di volontà politica di gestire il territorio in forma “policentrica urbana” (come previsto dalla costituzione del Comune nel 1992) e non “monocentrica su Fiumicino città”. Si confermerebbe così – peraltro – l’esattezza dei cartelli stradali ubicati all’ingresso dei vari centri urbani del territorio fiumicinense, i quali riportano sotto al nome del proprio abitato l’indicazione “Città di Fiumicino” e non “Frazione di Fiumicino”.
Comitato di Zona Aranova
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