
Sale il livello di allerta dopo l’assalto al giornale satirico Charles Hebdo
Dopo l’attentato a Parigi sono state potenziate le misure di vigilanza verso gli obiettivi considerati ad alta sensibilità. Tra gli obiettivi, oltre alle ambasciate, redazioni giornalistiche, sedi ebraiche, scuole straniere, c’è anche l’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino.
Il ministro degli Interni Angelino Alfano, intervistato nel corso del programma Agorà, osserva come: “Roma è stata più volte evocata, non dai membri di Al Qaeda come quelli di ieri a Parigi ma dall’Isis, e noi siamo certamente tra i Paesi destinatari della drammatica attenzione dei terroristi. Siamo un posto sicuro, ma nessuno può escludere fatti drammatici perché l’Italia fa parte di una comunità occidentale che lotta al terrorismo e fa di tutto per impedire il verificarsi di fatti drammatici. Il livello di allerta rimane altissimo, anche se non abbiamo segnali che facciano pensare all’organizzazione imminente di un attentato”.
Al Leonardo da Vinci l’apparato di vigilanza e sorveglianza è tenuto dalla Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza che si occupano 24 ore su 24 dei controlli con pattuglie, anche in borghese, sia all’interno che all’esterno dell’aeroporto. Sotto controllo speciale il Terminal 5, l’aerostazione dedicata ai cosiddetti voli a rischio, quelli, cioè, operati dalle compagnie aeree americane e dalla israeliana El Al. Qui, in servizio, c’è un’apposita “squadra laser” formata da tiratori scelti della Polaria dotati di armi a puntamento laser. Con loro operano anche unità cinofile della polizia addestrate al rilevamento di esplosivi. Per chi arriva, già sul piazzale esterno antistante l’ingresso del Terminal, agenti della Polaria presidiano le porte d’accesso all’aerostazione. A supporto, oltre che al T5, c’è inoltre un sistema di videosorveglianza collegato alla sala operativa della Polaria.






