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“Si alla pace, no alla guerra” questa sera la manifestazione per la pace in Ucraina

Sotto una  pioggia via via più insistente tante famiglie, bambini e scout radunati sulla scalinata panoramica della sede comunale


di Dario Nottola     
 
“Si alla pace, no alla guerra”. È il grido lanciato più volte questa sera a Fiumicino da circa 300 cittadini in una manifestazione per la pace in Ucraina.

Sotto una  pioggia via via più insistente, tante famiglie, bambini, scout, con cartelli, bandiere giallo blu ucraine e striscioni arcobaleno, si sono radunati sulla scalinata panoramica della sede comunale in via Portuense.  
 
Ad organizzare la manifestazione è stata la rappresentanza locale della Comunità di Sant’Egidio, con il sostegno dell’amministrazione comunale, della Diocesi di Porto e Santa Rufina, delle parrocchie. Un raduno con la “sola appartenenza alla pace”, per chiedere che cessi lo scontro armato. In molti si sono alternati al microfono, da giovani, ad una novantenne che ha vissuto la seconda guerra mondiale e che ha portato la sua testimonianza, a bambini con le loro poesie; e poi una donna ucraina, Ludmilla, da venti anni a Fiumicino, che ha testimoniato il suo dolore: “Mai pensato ad una guerra con fratelli russi, basta distruggere vite umane”; ed ancora gli appelli della responsabile di Sant’Egidio a Fiumicino, Francesca Scambia, del vice sindaco Ezio Di Genesio Pagliuca e del parroco di Santa Paola Frassinetti, Don Bernardo Acuna: “Basta agli orrori della guerra, che distrugge vite, produce sofferenze che dilaniano le esistenze per sempre – tra le testimonianze – Chi l’ha vissuta sa che la guerra è il male: quei testimoni oggi non ci sono quasi più e per questo oggi è importante è essere qui. Pensavamo di essere immuni dalle guerre e non è così. La guerra porta distruzione. La pace, come dice Papa Francesco, si deve coltivare e costruire, come bene supremo. Negli occhi dei bambini ucraini vediamo i nostri figli. Siamo vicini alle donne ed agli uomini ucraini”. “Kiev sia città aperta: si fermino i bombardamenti”, l’appello finale.
 
“Ringrazio – ha detto il vicesindaco Di Genesio Pagliuca – tutti coloro, grandi e piccoli, che hanno partecipato. È bello vedere questa piazza così piena, dopo i due anni che abbiamo vissuto di pandemia, anche se il motivo che ci porta qui è drammatico. La guerra sembrava qualcosa di lontano, ora purtroppo la vediamo invece alle nostre porte. Dobbiamo aiutare il popolo ucraino a resistere, Fiumicino è la città dell’accoglienza e dobbiamo dimostrarlo anche adesso con iniziative come questa promossa con Sant’Egidio. Nessuna guerra è mai giusta e Fiumicino vuole ribadire il suo no alla guerra e sì alla pace“.
 
 
 
 

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