
Una decisione eccessiva che ha scatenato il malcontento e la preoccupazione per l’impatto psicologico sui bambini
di Rosanna Somma
Da oggi, mascherine obbligatorie in classe. Infatti, ove è prevista la didattica in presenza, quest’ultime dovranno essere indossate in ogni momento della vita scolastica.
Questo è quanto stabilito dal nuovo Dpcm – approvato e firmato dal premier Giuseppe Conte, nella notte tra martedì tre e mercoledì quattro novembre – e che impone maggiore rigore alle misure di prevenzione del Covid-19. Le disposizioni, salvo ulteriori modifiche, saranno valide sino al cinque dicembre.
UNA DECISIONE CHE HA SPACCATO IN DUE LE RICHIESTE DEI GENITORI: da una parte c’è chi chiede la Dad anche per il primo ciclo di istruzione e, dall’altra, chi chiede di proseguire la didattica in presenza con le modalità antecedenti all’ultimo Dpcm.
Per molti genitori, infatti, l’uso della mascherina per tutto l’orario scolastico, anche mentre i bambini sono seduti ai propri posti, è una decisione eccessiva che ha scatenato il malcontento e la preoccupazione per l’impatto psicologico sui bambini.
A sostegno di chi scongiura un utilizzo continuo delle mascherine, Pamela Amato, presidente dell’associazione “Fronte scuola” ed il garante dell’infanzia e adolescenza, Roberto Tasciotti, i quali, dopo essere stati contattati da molti genitori, questa mattina si sono incontrati con una delegazione di mamme ascoltando le loro preoccupazioni.
“Come presidente dell’associazione ‘Fronte scuola’, mi sono giunte una serie di mail, messaggi e telefonate di moltissimi genitori a seguito delle ultime restrizioni scolastiche imposte dall’ultimo Dpcm”, dichiara Pamela Amato.
“Ho ascoltato tutte le loro perplessità e le loro preoccupazioni – spiega – che riguardano non solo la didattica, ma anche l’aspetto psicologico degli studenti.
Comprendo la gravità della situazione sanitaria – aggiunge la Presidente – ma penso anche al fatto che, ormai da marzo, gli studenti hanno dovuto affrontare una serie di sacrifici.
Da settembre poi, con la riapertura, una serie di restrizioni fra chi ha dovuto lasciare la scuola di appartenenza, aule parrocchiali o altre sedi, classi jolly, zero contatti e relativi divieti sullo scambio di oggetti.
Uno stravolgimento generale della vita scolastica e sociale – prosegue Amato – verso il quale gli studenti hanno mostrato massima collaborazione a detta delle insegnanti.
Si fa di tutto per salvaguardare la didattica in presenza, ma, chiedere di utilizzare le mascherine per tutta la durata delle lezioni, anche quando i bambini sono al proprio posto, è far pagare agli stessi un prezzo troppo alto.
La scuola è uno dei luoghi più sicuri. Aumentate le restrizioni agli adulti, ma non ai piccoli “, conclude Amato.
“Indossare le mascherine per tutta la durata delle lezioni, produrrà una serie di disturbi nei bambini”, dichiara Roberto Tasciotti.
“Sono pronto – prosegue – a redigere una lettera indirizzata al presidente Giuseppe Conte, nella quale rivolgerò una serie di quesiti. Ciò che mi preme sapere è se, all’interno del Comitato tecnico scientifico, oltre ad una serie di virologi, siano presenti anche neuropsichiatri infantili e psicologi. Oltre a proteggersi dal virus, bisogna considerare quali effetti secondari potrebbero scatenarsi ed, eventualmente, quali disturbi”.
“Tutte le scuole si sono impegnate a seguire le linee guida ed i protocolli anti-Covid – sottolinea Tasciotti – istruendo al massimo gli studenti. I bambini ed i ragazzi hanno pagato con la socializzazione. La socializzazione è sopravvivenza: mancando essa, l’individuo perde i propri valori, le proprie forze e le proprie energie. Per gli studenti, rinunciare a tutto ciò che è stato chiesto per il bene della salute, ha comportato il depauperamento dell’energia vitale”.
“Rivolgendomi al Presidente del Consiglio dei Ministri e confidando anche nelle scelte regionali, mi auguro – conclude Roberto Tasciotti – un ridimensionamento di certe misure: mantenere sì la mascherina nei momenti dinamici, ma poterla togliere quando gli studenti sono al proprio posto“.
“La decisione di tenere le mascherine in classe, come dal nuovo Dpcm, è una decisione che secondo il mio punto di vista è folle in quanto i bambini sono già distanziati nelle loro aule – lo dichiara Roberto Severini capogruppo della lista civica Crescere Insieme – Vista la posizione del prof. Tasciotti, come garante dell’infanzia e adolescenza del comune di Fiumicino, io mi auguro che la stessa segnalazione pervenga anche da parte di tutti i dirigenti scolastici, affinchè si possa chiedere al Ministero chiarimenti, visto che la nostra è una regione di colore giallo, dove non c’è questa alta attenzione come nelle zone rosse. Quindi – conclude Severini – distanziamento e mascherine ok, ma che gli alunni non debbano tenerle per 6 ore, anche quando sono seduti ai loro banchi scolastici”.