Dal Tevere al mare, fiume di rifiuti a Fiumicino: “preoccupazione” alla foce
di Dario Nottola
Impressionante, per quantità e continuità, la mole di rifiuti e detriti che, questa mattina, il Tevere sta trascinando giù lungo il canale navigabile di Fiumicino fino alla foce. Plastiche, bottiglie, rami, polistirolo, di tutto e di più, che, a secondo del gioco delle correnti, finiranno in mare od all’interno dello specchio della Darsena portuale.
Una situazione (forse legata ai temporali a nord di Roma che, negli ultimi due giorni, hanno “lavato” sponde sul corso) che si ripete di frequente ma che, a memoria, oggi risulta tra le più ingenti degli ultimi anni. E che, forse, necessita di una soluzione tampone, a monte, che si affianchi alla diga para rifiuti riposizionata di recente a Capo Due Rami, ma che “protegga” di più anche la foce minore del Tevere, ovvero la Fossa Traianea di Fiumicino, e non solo Fiumara Grande, lato Ostia e vecchio Faro.
